Terlizzi si fa città dell'accoglienza
Ieri sera in Consiglio comunale approvata iniziativa il progetto di un coordinamento interistituzionale
giovedì 14 aprile 2022
18.30
Tanti volti, tante storie, tante proposte, tanta voglia di aiutare le persone che scappano dalla guerra. C'era tanto cuore e tanta Terlizzi, ieri sera, 13 aprile, nella prima riunione del Coordinamento pro Ucraina, che si è riunito nella sede dei Servizi Sociali. Un'iniziativa di solidarietà voluta e approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale che ha lo scopo di favorire e coordinare tutte le azioni buone che la Città sta già offrendo ai profughi arrivati dai teatri di guerra.
«Ringrazio tutte le realtà istituzionali e associative intervenute - ha scritto il sindaco Ninni Gemmato -, dalla Caritas cittadina e diocesana alla Fraternità Francescana di Betania; dalla dirigente Lucia Tatulli della scuola media "Gesmundo-Moro-Fiore" alle associazioni Carabinieri, Polizia di Stato e Bersaglieri, passando per le associazioni sportive e tante altre. Terlizzi è una Città di pace e dal cuore buono. La nostra Comunità ha già aperto le porte a più famiglie ucraine, l'obiettivo adesso è coordinare al meglio le attività di accoglienza e ospitalità. I problemi non mancano: la lingua prima di tutto, l'integrazione nel contesto cittadino, il supporto psicologico alle donne e ai bambini che hanno lasciato sotto le bombe le proprie case, i propri compagni e i propri papà».
La rete Servizi Sociali di Terlizzi «è attiva sul campo già dal primo momento - ha quindi spiegato il primo cittadino -. C'è il desiderio di fare tutto il possibile per queste famiglie spezzate, c'è il desiderio di mettere insieme questo patrimonio umano che ieri sera abbiamo riunito in un unico luogo. È stato solo il primo passo. Insieme tradurremo in azioni concrete il cuore di Terlizzi e dei terlizzesi».
Ieri sera è stato scritto un piccolo capitolo della storia cittadina. Ne vadano orgogliosi gli uomini e le donne che lo hanno permesso.
«Ringrazio tutte le realtà istituzionali e associative intervenute - ha scritto il sindaco Ninni Gemmato -, dalla Caritas cittadina e diocesana alla Fraternità Francescana di Betania; dalla dirigente Lucia Tatulli della scuola media "Gesmundo-Moro-Fiore" alle associazioni Carabinieri, Polizia di Stato e Bersaglieri, passando per le associazioni sportive e tante altre. Terlizzi è una Città di pace e dal cuore buono. La nostra Comunità ha già aperto le porte a più famiglie ucraine, l'obiettivo adesso è coordinare al meglio le attività di accoglienza e ospitalità. I problemi non mancano: la lingua prima di tutto, l'integrazione nel contesto cittadino, il supporto psicologico alle donne e ai bambini che hanno lasciato sotto le bombe le proprie case, i propri compagni e i propri papà».
La rete Servizi Sociali di Terlizzi «è attiva sul campo già dal primo momento - ha quindi spiegato il primo cittadino -. C'è il desiderio di fare tutto il possibile per queste famiglie spezzate, c'è il desiderio di mettere insieme questo patrimonio umano che ieri sera abbiamo riunito in un unico luogo. È stato solo il primo passo. Insieme tradurremo in azioni concrete il cuore di Terlizzi e dei terlizzesi».
Ieri sera è stato scritto un piccolo capitolo della storia cittadina. Ne vadano orgogliosi gli uomini e le donne che lo hanno permesso.