Terlizzi non merita di essere maltrattata: ancora luci spente sulla provinciale per Molfetta

Un appello al sindaco metropolitano Antonio Decaro affinché non si dimentichi più di Terlizzi

mercoledì 29 aprile 2015 14.02


Luci spente su Terlizzi. Anzi tra Terlizzi e Molfetta, lungo la strada provinciale 112 che collega le due città. Sono mesi ormai che parte dell'impianto di illuminazione - realizzato appena tre anni fa con fondi della Provincia di Bari - non funziona più: è pur vero che si tratta di un breve tratto - poco meno di un chilometro tra le due stazioni di servizio Dill's e Madogas - ma è del tutto inaccettabile l'indifferenza rispetto al problema mostrata finora dalla Città Metropolitana di Bari.

La manutenzione dell'impianto infatti è di competenza dell'ex Provincia ma, a quanto pare, nonostante le diverse sollecitazioni (formali e informali) giunte dalle istituzioni di Terlizzi nonché dagli stessi cittadini, nessuno dalle parti di Bari, né tantomeno il sindaco della Città Metropolitana, Antonio Decaro, sente il dovere di darsi da fare.

L'amministrazione comunale di Terlizzi dal canto suo ha fatto il possibile per sollecitare un intervento, fanno sapere da Palazzo di Città. Il Comune, insomma, più che alzare la voce non può fare. Non si capisce allora perché una strada a scorrimento veloce come quella, così trafficata, così pericolosa, non a caso teatro in passato di incidenti stradali anche mortali, debba essere lasciata in un cassetto di qualche burocrate del capoluogo. Mancano i fondi? Mancano i tecnici? Manca il tempo? Manca l'interesse? Dica almeno, il sindaco di Bari, qual è il problema. Del resto, si tratta di pochi punti luce, di qualche centinaio di metri che restano al buio. Terlizzi non merita di aspettare oltre.

Anche perché, al di là del merito di quello che è l'intervento tecnico necessario, si tratta di una questione di principio: non è possibile tollerare che un sindaco metropolitano, seduto su quella poltrona solo grazie a una legge, mostri una tale indifferenza nei confronti di una una città, in questo caso Terlizzi, che, pur non avendo rappresentanti istituzionali diretti ne consiglio della Città Metropolitana, merita il diritto di sentirsi ascoltata e governata al meglio.

Speriamo che questo ennesimo appello giunga a chi di dovere.