Terlizzi ha celebrato la Festa della Repubblica
Deposta una corona d'alloro ai piedi del monumento ai caduti in piazza Cavour
martedì 2 giugno 2020
12.24
Terlizzi non dimentica il sacrificio dei tanti che resero l'Italia una democrazia e degli altri che la difesero. Terlizzi ha degnamente celebrato la Festa della Repubblica anche (e soprattutto) in periodo di emergenza sanitaria.
Il Sindaco Ninni Gemmato, questa mattina, 2 giugno, ha deposto una corona d'alloro ai piedi del monumento ai caduti di piazza Cavour, in un centro cittadino assolato e silenzioso. Con lui gli uomini delle Associazioni di volontariato delle armi e una rappresentanza del Corpo di Polizia Locale.
Poi il lungo silenzio ad onorare chi è caduto per tutelare la nostra libertà. Un silenzio carico di grande significato quest'anno, perché tra i caduti per la Repubblica ci sono anche medici e personale sanitario battutosi nelle trincee dei reparti ospedalieri per salvare vite. E tanti di loro hanno sacrificato la loro vita in questa missione apparsa all'inizio improba.
Terlizzi non dimentica i valori fondamentali del nostro Paese ed ha seguito l'invito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'unità morale, alla condivisione, all'unico destino, al sentirsi «responsabili gli uni degli altri».
Il video completo a questo link .
Il Sindaco Ninni Gemmato, questa mattina, 2 giugno, ha deposto una corona d'alloro ai piedi del monumento ai caduti di piazza Cavour, in un centro cittadino assolato e silenzioso. Con lui gli uomini delle Associazioni di volontariato delle armi e una rappresentanza del Corpo di Polizia Locale.
Poi il lungo silenzio ad onorare chi è caduto per tutelare la nostra libertà. Un silenzio carico di grande significato quest'anno, perché tra i caduti per la Repubblica ci sono anche medici e personale sanitario battutosi nelle trincee dei reparti ospedalieri per salvare vite. E tanti di loro hanno sacrificato la loro vita in questa missione apparsa all'inizio improba.
Terlizzi non dimentica i valori fondamentali del nostro Paese ed ha seguito l'invito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all'unità morale, alla condivisione, all'unico destino, al sentirsi «responsabili gli uni degli altri».
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