«Sinfonia dell'odio», il ruolo delle donne attraverso le canzoni
La giornalista e scrittrice Carmela Formicola presenta il suo libro a Terlizzi
sabato 21 gennaio 2017
8.44
Lo sapete di cosa parla la famosa canzonetta «Un'estate al mare» che tante volte abbiamo canticchiato? E' il racconto di un'estate sulla strada... dal punto di vista delle prostitute. E sì, quel motivo così orecchiabile che chissà quante volte abbiamo fischiettato sotto la doccia, di altro non parla se non delle donne che si vendono agli uomini sulla strada.
È una delle sorprese di «Sinfonia dell'odio» (Florestano Edizioni - 2016), il libro presentato dalla giornalista e scrittrice Carmela Formicola, capocronista della Gazzetta del Mezzogiorno, al suo terzo lavoro letterario. Nel salone della biblioteca comunale, Formicola ha ripercorso il cammino delle donne nella società dall'Ottocento ai giorni nostri dimostrando come la «subcultura» che conduce alla violenza delle donne è oggi pressoché la stessa di un tempo. In un interessante dibattito con il sindaco Ninni Gemmato e con il direttore della biblioteca Vito Bernardi, la giornalista ha analizzato temi profondi quali quello dei diritti della donna, la presenza di genere nella politica o nelle professioni, la violenza vista anche attraverso il filtro giurisprudenziale, talvolta anch'esso antiquato retaggio di vecchi preconcetti.
Il tutto sintetizzato nelle canzoni: dall'opera lirica alle canzonette dei Modà e di Fabri Fibra, «Sinfonia dell'odio» dimostra come la musica e le canzoni - i testi in particolar modo - sono la cartina di tornasole di un pensiero subconscio, di come la società interpreti il ruolo della donna oggi nel mondo, creando i presupposti culturali, per così dire, di una violenza che spesso non è solo fisica.
È una delle sorprese di «Sinfonia dell'odio» (Florestano Edizioni - 2016), il libro presentato dalla giornalista e scrittrice Carmela Formicola, capocronista della Gazzetta del Mezzogiorno, al suo terzo lavoro letterario. Nel salone della biblioteca comunale, Formicola ha ripercorso il cammino delle donne nella società dall'Ottocento ai giorni nostri dimostrando come la «subcultura» che conduce alla violenza delle donne è oggi pressoché la stessa di un tempo. In un interessante dibattito con il sindaco Ninni Gemmato e con il direttore della biblioteca Vito Bernardi, la giornalista ha analizzato temi profondi quali quello dei diritti della donna, la presenza di genere nella politica o nelle professioni, la violenza vista anche attraverso il filtro giurisprudenziale, talvolta anch'esso antiquato retaggio di vecchi preconcetti.
Il tutto sintetizzato nelle canzoni: dall'opera lirica alle canzonette dei Modà e di Fabri Fibra, «Sinfonia dell'odio» dimostra come la musica e le canzoni - i testi in particolar modo - sono la cartina di tornasole di un pensiero subconscio, di come la società interpreti il ruolo della donna oggi nel mondo, creando i presupposti culturali, per così dire, di una violenza che spesso non è solo fisica.