Scuola «De Gemmis» nel totale degrado, la denuncia della consigliera Galliani

La consigliera chiede che il sindaco solleciti subito un intervento da parte della Città Metropolitana

martedì 22 gennaio 2019 15.06
A cura di Cosma Cacciapaglia
Palestra completamente inagibile, porte divelte, finestre tenute dal nastro adesivo, calcinacci che cadono. Il repertorio della scuola Agraria «De Gemmis» di Terlizzi è da film dell'orrore. A denunciare la situazione di totale degrado di una delle scuole storiche di Terlizzi è la consigliera comunale di Mariangela Galliani che ha reso pubbliche alcune immagini scattate dai genitori durante l'Open Day che si è tenuto nei giorni scorsi presso l'istituto.

Lunedì 21 gennaio la consigliera di Fratelli d'Italia ha fatto un sopralluogo presso l'istituto, la cui gestione è di pertinenza della Città Metropolitana di Bari (ex Provincia di Bari): «Ho attraversato gli spazi con la sensazione di subire una violenza intima di fronte alla sequenza di gradini frantumati in più parti, di pavimenti sconnessi, davanti alla successione di interruttori tutti spaccati» racconta in una nota. «L'offesa più grande l'ho avvertita all'esterno, nel giardino, scivolando lungo i percorsi insicuri e sporchi che conducono alla parte meno visibile al visitatore. Ho provato lentamente ad addentrarmi negli spazi della palestra: l'epoca è recente - lo leggi nella tipologia degli elementi costruttivi - ma è ovunque uno scempio di muffe, di strati di finitura venuti giù, di porte appese, di gabinetti inutili, di crepe lungo i muri, infissi caduti, di vetri infranti, di fantasmi di cose».

Le immagini parlano chiaro. L'abbandono è totale sia dentro che fuori, e si capisce che non è certo una situazione di ieri o dell'altro ieri, si tratta di una situazione che va avanti da chissà quando.

«Ciò che è terribile - denuncia Galliani - è che chi sapeva abbia taciuto. Chi poteva farlo, non abbia gridato forte aiuto, chiedendo anche per questo, soprattutto per questo, che Terlizzi rivendicasse il diritto alla dignità dell'istruzione. E trovo inaccettabile che la Città Metropolitana, lasciando che la decadenza si prendesse le cose, abbia condannato la scuola terlizzese ad una morte che si somministra, prima che con le carte e gli atti amministrativi di cui tutti siamo a conoscenza, con la dimenticanza e l'assenza di cura. Come possa sfuggire a chi spinge i bottoni nelle stanze inaccessibili dei palazzi di chi governa, a chi scrive fiumi di belle parole diffondendo nettare e bugie, che il calo di iscrizioni in una scuola sia influenzato in modo determinate dagli aspetti legati al decoro e alla sicurezza degli ambienti resta un mistero inspiegabile».
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