Rifiuti, installate le foto-trappole: rischi penali per gli «sporcaccioni»

Il sindaco Gemmato: ««Le fotocamere rappresentano prima di tutto un deterrente»

domenica 26 marzo 2017 8.43
Dove sono state installate non si sa e non è dato saperlo, il motivo è ovvio. Si vuol impedire che qualcuno possa organizzarsi sapendo la loro localizzazione. Ma una cosa è certa: da ieri dieci foto-trappole sono state installate sul territorio terlizzese. In alcune aree periferiche e ma anche nel centro abitato. In altre parole, a partire da oggi chi lascia rifiuti abusivamente in giro per la città o nell'agro terlizzese rischia di essere beccato da una foto con conseguenze in termini di sanzioni pecuniarie pesanti, ma anche con conseguenze penali.

Pugno duro dell'amministrazione contro i cosiddetti «sporcaccioni». «Le telecamere rappresentano prima di tutto un deterrente contro quei pochi cittadini incivili che abbandonano rifiuti irregolarmente in città. Sono state installate nelle zone più critiche del territorio, quelle finora più soggette ad abbandono di rifiuti» dice il sindaco Ninni Gemmato intervistato da TerlizziViva sull'argomento. Terlizzi è la prima città nel circondario ad adottare un provvedimento simile. Si tratta di sistemi di monitoraggio ambientale in grado di registrare immagini in modo del tutto automatico seguendo obiettivi fissi o in movimento senza il bisogno della presenza fisica dell'operatore (ogni apparecchio ha un costo di 650 euro). Sono fotocamere avanzate capaci di scattare foto in bianco/nero anche di notte, identificando il numero di targa di un mezzo. Le foto-trappole saranno gestite dalla polizia municipale.