FOTO: I sepolcri del Giovedì Santo terlizzese

Grande affluenza di gruppi e parrocchie nelle Sette Chiese allestite

venerdì 25 marzo 2016 6.57
A cura di Roberta Rubini
Per il Giovedì Santo terlizzese sette Chiese del paese, allestite con addobbi e simboli che richiamano la Passione di Cristo, hanno spalancato le porte ai fedeli.

La Chiesa dei SS. Medici, del SS. Crocifisso, della B.M.V. Immacolata, della S. Maria la Nova, della Madonna della Stella, di S. Gioacchino e la Cattedrale di S. Michele Arcangelo hanno ospitato famiglie e parrocchie, bambini e adulti dopo la lavanda dei piedi delle 18. Terlizzi in questo modo ricorda l'ultima cena del Cristo: tendaggi dai colori accesi o allestimenti bianchi, simbolo della purezza; ulivi, pani e calici di vino; il tabernacolo onnipresente che contiene le ostie benedette. Da un Sepolcro all' altro ci si muove individualmente o in processione: ogni parrocchia simula le tappe della Via Crucis di Chiesa in Chiesa. C'è chi recita un Padre Nostro o un Ave Maria, chi si limita ad un fugace segno della croce.

Alla parrocchia B.M.V. Immacolata un arco fiorito sembra richiamare quell' orto degli ulivi nel quale Gesù recitò l'ultima preghiera al Padre prima di essere arrestato. Anche la Chiesa di S. Gioacchino ospita un tronco di ulivo: le sue foglie verdi sono simbolo di pace. Alcune Chiese sono più spoglie, nel ricordo dell'umiltà di Cristo: il tabernacolo la fa da protagonista sul marmo dell'altarino allestito. Singolare è il messaggio lanciato dalla Madonna della Stella. Affianco al pane e al vino, simboli dell' Ultima Cena, recita così un cartellone: "chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me. Ed io in lui."
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