Racconti con la Resistenza: la presentazione del libro in sala consiliare
Appuntamento fissato per questa sera, martedì 6 maggio
martedì 6 maggio 2025
"La stessa cosa del sangue. Racconti con la resistenza" (ed. Derive Approdi) è il nome del libro che sarà presentato questa sera, martedì 6 maggio, alle ore 19, nella sala consiliare del comune, sita in corso Vittorio Emanuele n. 26. L'evento è promosso dalla sezione terlizzese dell'ANPI "Don P. Pappagallo e Prof. G. Gesmundo" col patrocinio del Comune di Terlizzi.
Nell'ottantesimo anniversario della Liberazione, sono stati messi su carta ventuno emozionanti e suggestivi racconti che intrecciano la Resistenza del passato con le varie forme di resistenza dei tempi odierni.
Saranno presenti gli autori Luciana De Palma e Pasquale Vitagliano. Interverrà Fabio Macaluso, presidente della fondazione "Casa Rossa Onlus Alberobello". Modererà Francesca D'Elia.
«Questo libro di racconti nasce da una richiesta, rivolta a scrittrici e scrittori, di misurarsi con la memoria della Resistenza, con la condizione umana che impose un cambio di paradigma: un mutamento del nostro sguardo sul mondo» è la nota del curatore Sergio Sichenze «Una richiesta per rintracciare nei propri vissuti i sedimenti prodotti da quei venti mesi rivoluzionari».
La riflessione è, peraltro, introspettiva: «In che modo la memoria di quella storia nella storia ha teso a scrittrici e scrittori di oggi un agguato nei loro viaggi di carta, facendoli trovare, talvolta o sovente, dall'altra parte».
Nell'ottantesimo anniversario della Liberazione, sono stati messi su carta ventuno emozionanti e suggestivi racconti che intrecciano la Resistenza del passato con le varie forme di resistenza dei tempi odierni.
Saranno presenti gli autori Luciana De Palma e Pasquale Vitagliano. Interverrà Fabio Macaluso, presidente della fondazione "Casa Rossa Onlus Alberobello". Modererà Francesca D'Elia.
«Questo libro di racconti nasce da una richiesta, rivolta a scrittrici e scrittori, di misurarsi con la memoria della Resistenza, con la condizione umana che impose un cambio di paradigma: un mutamento del nostro sguardo sul mondo» è la nota del curatore Sergio Sichenze «Una richiesta per rintracciare nei propri vissuti i sedimenti prodotti da quei venti mesi rivoluzionari».
La riflessione è, peraltro, introspettiva: «In che modo la memoria di quella storia nella storia ha teso a scrittrici e scrittori di oggi un agguato nei loro viaggi di carta, facendoli trovare, talvolta o sovente, dall'altra parte».