Pasquale Vitagliano presenta Sodoma a Ruvo di Puglia
Il politico e scrittore terlizzese ospite della rassegna estiva ruvese
sabato 28 luglio 2018
L'associazione culturale Calliope Presidio del libro in collaborazione con In folio Associazione Culturale, con il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia Città che legge Assessorato alla Cultura, nell'ambito di Innesti Estate 2018, presentano Sodoma di Pasquale Vitagliano a Ruvo di Puglia, Castelvecchi editore.
Sodoma racconta in forma romanzata, ma assolutamente verosimile e realistica, le vicende di un ospedale pugliese. Una struttura sanitaria che nasce con le migliori speranze di essere strumento di salute e di cura del corpo, di sostegno e vicinanza alla persona e alla cittadinanza tutta e che per questo diventa in pochi decenni una eccellenza sanitaria del nostro Sud. E poi… E poi, avidità, interessi personali, malaffare, politica. Il corpo e la persona finiscono per essere elementi di contesto del tutto secondari considerati soltanto in quanto strumenti e bisogni in virtù dei quali esercitare pratiche di spartizione del potere e di corruzione. Inevitabile, così, il ridimensionamento e il declino che finiscono per far diventare questa struttura, nata per essere un bene di comunità, un costoso e malfunzionante fardello dalla chiusura ineluttabile.
Cosa può fare la società civile, le organizzazioni sociali, la politica sana, ogni singolo cittadino perché non si scivoli ancora una volta in episodi come questo? Cosa fare per tornare a coltivare speranze nella gestione della cosa pubblica? Cosa fare per rimettere al centro il corpo e la persona quando si fanno politiche pubbliche? Ne discuteremo con Pasquale Vitagliano.
Sodoma racconta in forma romanzata, ma assolutamente verosimile e realistica, le vicende di un ospedale pugliese. Una struttura sanitaria che nasce con le migliori speranze di essere strumento di salute e di cura del corpo, di sostegno e vicinanza alla persona e alla cittadinanza tutta e che per questo diventa in pochi decenni una eccellenza sanitaria del nostro Sud. E poi… E poi, avidità, interessi personali, malaffare, politica. Il corpo e la persona finiscono per essere elementi di contesto del tutto secondari considerati soltanto in quanto strumenti e bisogni in virtù dei quali esercitare pratiche di spartizione del potere e di corruzione. Inevitabile, così, il ridimensionamento e il declino che finiscono per far diventare questa struttura, nata per essere un bene di comunità, un costoso e malfunzionante fardello dalla chiusura ineluttabile.
Cosa può fare la società civile, le organizzazioni sociali, la politica sana, ogni singolo cittadino perché non si scivoli ancora una volta in episodi come questo? Cosa fare per tornare a coltivare speranze nella gestione della cosa pubblica? Cosa fare per rimettere al centro il corpo e la persona quando si fanno politiche pubbliche? Ne discuteremo con Pasquale Vitagliano.