Ospedale Terlizzi, ripristinato il funzionamento delle sale operatorie

Parla un chirurgo: «Il "Sarcone" vanta prestazioni di eccellenza.» Sempre lunghe le liste di attesa

venerdì 29 maggio 2015 0.01
A cura di Vincenza Urbano
Nessuno stop alle sale operatorie dell'ospedale "Sarcone" di Terlizzi, nessun disservizio ai cittadino. Dopo l'allarme sulle "sale operatorie ferme" lanciato nei giorni scorsi da un periodico online di Corato, ampie rassicurazioni giungono direttamente dai medici terlizzesi: si è trattato solo di un guasto subito da un'autoclave della sala operatoria di Terlizzi durato un paio di giorni. È stata effettuata la relativa manutenzione ordinaria che ha riparato il malfunzionamento del macchinario.

Ecco quello che è successo, spiegato a TerlizziViva da uno dei medici chirurghi in servizio al Sarcone (che però preferisce restare nell'anonimato): «Può capitare che gli strumenti del mestiere talvolta si danneggino. L'uso intensivo col tempo li usura. È bene precisare, però, che nessun disservizio si è verificato a scapito dei cittadini. La qualità del Sarcone tende all'eccellenza - aggiunge il medico - episodi sporadici come quello avvenuto nei giorni scorsi non possono gettare nel fango la realtà terlizzese. Anche a Corato, circa tre mesi fa, si sono registrati dei guasti e Terlizzi è venuta in soccorso all'Umberto I.»

Come è cambiata la sanità locale negli ultimi anni. Le specialità dell'ospedale di Terlizzi sono tutte funzionanti: medicina interna, chirurgia, chirurgia plastica, pneumologia, oculistica, servizio TAC, medicina perinatale (che rappresenta un progetto obiettivo della regione Puglia), endoscopia digestiva che vede il coinvolgimento di alcuni medici provenienti dal San Paolo. «I servizi prestati sono validi, i posti letto sono una settantina in totale ed il personale impiegato è ben rapportato alle attività svolte» afferma il medico terlizzese.

Resta però il problema delle liste di attesa lunghissime. «Ciò è dovuto ad una molteplicità di fattori tra i quali si annoverano la coscienza dei medici di base che prescrivono con più attenzione maggiori visite specialistiche e l'accresciuta sensibilità dei pazienti che richiedono sempre più frequentemente esami diagnostici e radiologici. Sovente la domanda è troppo alta ed il numero dei medici e dei paramedici non è sufficiente per far fronte ad una pluralità di richieste.»

Non mancano però le buone notizie. «Le strutture complesse del Sarcone di chirurgia di Terlizzi vantano dei parametri di riferimento elevatissimi rispetto ad altre strutture complesse della ASL (peso chirurgico ed indice chirurgico) che mettono in luce la sua efficienza nonostante la spending review degli ultimi anni. Infatti Terlizzi registra un iper afflusso di pazienti in chirurgia di elezione e d'urgenza; soltanto quando i posti letto risultano carenti, ci si rivolge ad altri ospedali come il Di Venere ed il San Paolo e solo in ultima analisi si raggiunge quello di Molfetta.»