Ospedale di Terlizzi, urgente ridurre le lista di attesa e le code agli sportelli
Il direttore ASL Montanaro in visita all'ospedale "Sarcone" di Terlizzi
sabato 18 luglio 2015
17.02
Ospedale del Nord Barese e quale futuro attende il nosocomio di Terlizzi. Di questo si è parlato ieri in occasione della visita presso il presidio ospedaliero di Terlizzi, del Direttore Generale ASL Bari, Vito Montanaro. Ad accoglierlo, l'intera classe politica locale: il sindaco Ninni Gemmato e il vice sindaco Franco Tesoro; il presidente del consiglio Michele Grassi; il segretario del Pd Franco Barile e il capogruppo Michelangelo De Chirico, insieme ad altri consiglieri comunali e operatori della sanità. Del resto, non si è trattato di una prima conoscenza visto che Montanaro è stato già revisore dei conti presso il comune di Terlizzi.
Presente all'incontro anche il direttore medico dell'ospedale Angela Leaci.
Il futuro della sanità del nord barese va nella direzione di una maggiore integrazione tra strutture ospedaliere e tra ospedali e territorio. La prospettiva è quella di realizzare una struttura unica che sostituirà gli presidi di Terlizzi, Molfetta Corato e Bisceglie. Nei piani della Regione Puglia — ha confermato Montanaro nel corso della riunione — c'è il progetto di un maxi polo ospedaliero specializzato con 370 posti letto da realizzare tra Molfetta e Bisceglie, con una collocazione baricentrica e ben collegata con tutte le città coinvolte.
La sanità pugliese così come è oggi non è più sostenibile. Nosocomi con meno di 100 posti letto non sono economicamente efficienti (l'ospedale di Terlizzi ha circa 70 posti letto). Ma ci vorranno almeno cinque anni. Nel frattempo, però, è necessario migliorare le prestazioni dei singoli presidi. A questo proposito durante l'incontro è emersa la necessità di rafforzare l'organico con personale medico e infermieristico specialistico.
Insomma, i piccoli ospedali non sono destinati a chiudere ma offriranno servizi sul territorio o diventeranno unità di pronto soccorso. Le prime risorse finanziarie ci sono ed entro il 2015 partiranno le gare per gli affidamenti.
I punti fermi non mancano. Terlizzi può contare su reparti efficienti: un pronto soccorso appena ristrutturato, pmeumonologia, radiologia, chirurgia, oculistica e laboratorio analisi. Ma ci sono ancora delle criticità che meritano attenzione: le liste di attesa troppo lunghe; le code al Cup e al laboratorio analisi. Montanaro ha ribadito la necessità di concepire la sanità non più come un servizio esclusivamente ospedaliero, piuttosto come una sanità che sappia integrarsi col territorio attraverso servizio di prevenzione e assistenza pre e post ricovero.
Dopo l'incontro con i rappresentanti politici della città, Montanaro ha visitato l'ospedale e si è confrontato a lungo con i medici e i sanitari presenti.
Presente all'incontro anche il direttore medico dell'ospedale Angela Leaci.
Il futuro della sanità del nord barese va nella direzione di una maggiore integrazione tra strutture ospedaliere e tra ospedali e territorio. La prospettiva è quella di realizzare una struttura unica che sostituirà gli presidi di Terlizzi, Molfetta Corato e Bisceglie. Nei piani della Regione Puglia — ha confermato Montanaro nel corso della riunione — c'è il progetto di un maxi polo ospedaliero specializzato con 370 posti letto da realizzare tra Molfetta e Bisceglie, con una collocazione baricentrica e ben collegata con tutte le città coinvolte.
La sanità pugliese così come è oggi non è più sostenibile. Nosocomi con meno di 100 posti letto non sono economicamente efficienti (l'ospedale di Terlizzi ha circa 70 posti letto). Ma ci vorranno almeno cinque anni. Nel frattempo, però, è necessario migliorare le prestazioni dei singoli presidi. A questo proposito durante l'incontro è emersa la necessità di rafforzare l'organico con personale medico e infermieristico specialistico.
Insomma, i piccoli ospedali non sono destinati a chiudere ma offriranno servizi sul territorio o diventeranno unità di pronto soccorso. Le prime risorse finanziarie ci sono ed entro il 2015 partiranno le gare per gli affidamenti.
I punti fermi non mancano. Terlizzi può contare su reparti efficienti: un pronto soccorso appena ristrutturato, pmeumonologia, radiologia, chirurgia, oculistica e laboratorio analisi. Ma ci sono ancora delle criticità che meritano attenzione: le liste di attesa troppo lunghe; le code al Cup e al laboratorio analisi. Montanaro ha ribadito la necessità di concepire la sanità non più come un servizio esclusivamente ospedaliero, piuttosto come una sanità che sappia integrarsi col territorio attraverso servizio di prevenzione e assistenza pre e post ricovero.
Dopo l'incontro con i rappresentanti politici della città, Montanaro ha visitato l'ospedale e si è confrontato a lungo con i medici e i sanitari presenti.