Offese la maestra di sua figlia: ieri mattina le scuse della mamma

A fare da tramite Michelangelo De Palma, presidente del Consiglio di circolo

mercoledì 12 febbraio 2020 07.00
A cura di Vincenza Urbano
È giunto fortunatamente il lieto fine per l'incresciosa vicenda di lunedì 3 febbraio in cui era stato turbato il clima sereno del secondo circolo didattico "San Giovanni Bosco" in via Millico. Una mamma, infatti, come riportato nel relativo articolo della nostra redazione (https://www.terlizziviva.it/notizie/scuola-primaria-san-giovanni-bosco-insegnante-pesantemente-insultata-da-una-mamma/), aveva offeso violentemente l'insegnante di sua figlia per una domanda posta dalla stessa maestra circa il mancato utilizzo del grembiule.

Ebbene, ieri mattina, 11 febbraio, a distanza di una settimana dallo spiacevole episodio, la donna e il compagno hanno chiesto formalmente scusa alla maestra per il brutto gesto compiuto, donandole come segno di riconciliazione un mazzo di fiori.

A narrare pubblicamente la prosecuzione dei fatti, Michelangelo De Palma, il presidente del Consiglio di circolo che a suo tempo ha testimoniato sui social network la scena cui aveva assistito. E sempre sulla piattaforma virtuale, De Palma ha raccontato di essere stato contattato dapprima la mattina di sabato scorso, 8 febbraio, dalla mamma per un confronto vis à vis; la sera del medesimo giorno, è stato poi cercato dal compagno della donna. I tre si sono incontrati solamente lunedì mattina, 10 febbraio, e insieme si sono recati dalla dirigente scolastica Clara Peruzzi.

Si legge, infatti, in uno stralcio della nota di De Palma, «Il mio fine settimana, appena trascorso, è stato caratterizzato dal fatto che la mamma ha cercato un faccia a faccia con me nella mattina di Sabato. Nella serata a cercarmi è stato il suo compagno che giustamente, non essendo presente quella mattina, non si dava pace e che muoveva dall'intento nobilissimo di proteggere la sua famiglia. I due, come gran parte di noi, sono ogni giorno impegnati a combattere con la vita. Lui laborioso, giovane, sbattuto. Lei giovanissima, mamma, evidentemente schiacciata dalla risonanza dei fatti. Ci siamo incontrati, guardati negli occhi, abbiamo fatto colazione insieme Lunedì. Poi siamo andati dalla Dirigente. Questa mattina i due, che nel frattempo sono diventati miei amici, sono andati a chiedere scusa con sincerità alla maestra e con loro hanno portato dei fiori».

Tutto è bene quel che finisce bene, dunque, con l'auspicio che i giovani genitori possano trarre i dovuti insegnamenti dagli errori commessi, a salvaguardia non solo dell'istituzione scolastica ma anche e soprattutto della bimba che ha visto inveire la sua mamma contro una docente.

Più sollevata anche la preside Peruzzi per l'epilogo di un brutto capitolo di scuola. «Sono molto contenta di come si è conclusa la storia soprattutto perché i genitori hanno compreso di aver sbagliato e si sono scusati in modo sincero con l'insegnante e con me come rappresentante dell'istituzione scolastica» dichiara a TerlizziViva, «È stato riconosciuta l'importanza di vedere la scuola e gli insegnanti non come nemici ma come formatori che aiutano i genitori a crescere i propri figli».