È morto Renato Brucoli, la voce degli ultimi

Una malattia ha portato via una delle menti più illuminate del cattolicesimo terlizzese

sabato 27 aprile 2024 10.32
A cura di Vincenza Urbano
Ci ha lasciati all'età di 70 anni Renato Brucoli, editore, giornalista, uomo di grande intelletto. Una malattia lo ha portato via in pochi mesi.
Un dolore profondo per tutta la comunità cattolica cittadina e diocesana, dove fu molto impegnato dirigendo a lungo il settimanale "Luce e Vita". Una perdita enorme in ambito sociale, una mente illuminata che ebbe il privilegio di collaborare con don Tonino Bello. Le esequie si svolgeranno lunedì 29 aprile, alle 16.30, nella Concattedrale di San Michele Arcangelo. Il rito funebre sarà officiato dal vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, S.E. Mons. Domenico Cornacchia.
Di seguito una sua breve biografia.


RENATO BRUCOLI: CHI ERA
Renato Brucoli (Terlizzi, 1954) è editore e giornalista pubblicista. Attivo in ambito ecclesiale, ha collaborato con don Tonino Bello dirigendo il settimanale d'informazione religiosa della diocesi di Molfetta e il Settore emerge della Caritas, in coincidenza con il primo e secondo esodo dall'Albania in Italia (marzo-agosto 1991) e per alcune microrealizzazioni di ambito sanitario nel "Paese delle Aquile". Nella sfera civile ha espresso particolare attenzione al mancato sviluppo delle periferie urbane e fondato un'associazione politica di cittadinanza attiva. Ha anche operato nella Murgia barese per la demilitarizzazione del territorio. Autore e curatore di saggi biografici su don Tonino Bello e altre personalità del Novecento pugliese, ha diretto la collana Alfabeti per le Edizioni Messaggero Padova.
Direttore responsabile della rivista Tracce, ha collaborato mensilmente con il periodico La Nuova Città. È stato addetto stampa per l'associazione Accoglienza Senza Confini Terlizzi che favorisce l'ospitalità di minori bielorussi in Italia nel dopo Chernobyl. L'Università Cattolica del Sacro Cuore, per la quale ha pubblicato una collana di Quaderni a carattere pedagogico sul rapporto adulto-adolescente, gli ha conferito la Medaglia d'oro al merito culturale. L'Ordine dei Giornalisti di Puglia gli ha attribuito il Premio "Michele Campione": nel 2013 per l'inchiesta sul danno ambientale procurato da un'industria di laterizi; nel 2015 per la narrazione della vicenda umana e sportiva di Luca Mazzone, campione del mondo di paraciclismo.