Mercato dei fiori infestato da escrementi di uccelli: gli operatori chiedono intervento urgente

Sono quasi cento i firmatari della missiva inviata agli uffici comunali

giovedì 22 luglio 2021
A cura di Gianluca Battista
Si è fatta molto seria la situazione igienico-sanitaria all'interno del Mercato dei fiori di Terlizzi, dove gli escrementi dei colombi stanno rendendo difficile il lavoro degli operatori floricoli.

E così anche alcune testate regionali si sono interessate all'argomento, sollevato in realtà da ben 95 sottoscrittori (e dalla Consigliera indipendente Mariangela Galliani) con una missiva, datata 17 luglio, ed indirizzata al sindaco Ninni Gemmato, alla Giunta comunale, a tutta la massima assise ed al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Regione Puglia.

Nella nota si legge: «Nonostante la struttura sia frequentata quotidianamente anche da operatori forestieri, in quanto sede del mercato floricolo, la situazione, ripetutamente segnalata all'Ufficio comunale, è rimasta priva di riscontro e costringe i lavoratori del settore a convivere con condizioni di lavoro intollerabili, quotidianamente esposti al rischio di gravi infezioni per la forte carica batterica presente nel guano che, una volta asciutto, viene veicolato nell'aria come pulviscolo infestante».

Una situazione angosciosa, sottolineano gli scriventi, che evidenziano altresì come la «polverizzazione delle feci e delle penne, la dispersione di residui di desquamazioni cutanee e delle uova dischiuse, la presenza di nidi e di animali morti nel fabbricato, oltre ai danni alla struttura, sono occasione di diffusione e di contagio di malattie infettive». Inoltre vi sarebbe anche il pericolo della puntura di zecche, particolare affatto trascurabile in fatto di salute pubblica.

Al di là di questi aspetti, non sembra dunque sufficiente agli operatori il lavaggio periodico del plateatico e vi è grande preoccupazione anche per quello che potrebbe essere lo stato del piano inferiore dello stabile.

In passato, tuttavia, l'Amministrazione terlizzese aveva cercato di dare risposte, ingaggiando un falconiere col compito di disperdere i piccioni, obiettivo che il rapace (un bellissimo falco) aveva raggiunto in poco meno di tre giorni, costati tuttavia mille euro alle casse comunali. Successivamente si provvide, va ricordato anche questo, all'installazione di un dissuasore sonoro, apparecchiatura che raggiunse anch'essa il risultato sperato, prima che però i volatili comprendessero che non si trattava di un reale pericolo per loro e tornassero a popolare la struttura (qualcosa di simile è accaduto anche allo stadio San Nicola di Bari).

La richiesta finale degli operatori floricoli è dunque chiarissima e si rivolge all'Amministrazione ed ai tecnici comunali e regionali affinché «attivino nel minor tempo possibile ogni misura volta alla bonifica del Mercato dei fiori».

Una richiesta giunta, come scritto in apertura, anche alla stampa regionale ed oramai davvero non più eludibile.