Mancato avvio servizio mensa scolastica: gli interrogativi de La Corrente

A Terlizzi non è ancora partito e il movimento d'opposizione racconta una amara verità

mercoledì 16 ottobre 2019
«Per quanto la Mensa Scolastica sia definita un "servizio a domanda individuale", il Comune ha l'obbligo di garantirlo quantomeno per tutte le famiglie che hanno optato per il tempo pieno».

Inizia così una nota del movimento d'opposizione La Corrente, che si interroga sui danni prodotti dal mancato avvio del servizio, come nel caso di una mamma terlizzese di nome Elena, che si era rivolta allo sportello libri del gruppo, raccontando «di aver dovuto scegliere tra lavoro e famiglia e che, in assenza di informazioni chiare e tempi certi, ha abbandonato il posto di lavoro che tanto aveva cercato e che con fatica aveva ottenuto».

Fatti che fanno male al cuore di chi pensa che i servizi essenziali debbano essere garantiti, ma soprattutto che invitano a riflettere su quanto la macchina amministrativa possa, talvolta, essere così farraginosa da creare addirittura danno.

Da La Corrente vengono poi posti alcuni interrogativi pressanti, sia alla cittadinanza, sia (in particolar modo) all'Amministrazione guidata da Ninni Gemmato: «Se ne aveste la possibilità - si domanda ai terlizzesi -, spostereste i vostri figli in altre scuole magari private? Perché nei comuni a noi vicini il servizio mensa è iniziato (Giovinazzo il 30 Settembre, Ruvo il 1° Ottobre, Corato il 7 Ottobre, Bitonto il 14 Ottobre)? Quante ore di scuola hanno perso i nostri bimbi nel corso del 2019?».

Infine la stoccata al primo cittadino ed alla maggioranza di centrodestra: «Quanto interessano al Sindaco realmente le esigenze delle famiglie - è la domanda pepata del direttivo de La Corrente -? Sindaco - è la conclusione ironica - il vostro motto è ancora "Dio, Patria, Famiglia" o lo avete troncato?».