Le ragioni del mancato finanziamento di Villa De Gemmis

La consigliera Mariangela Galliani: «Non si tratta di una bocciatura del progetto»

martedì 26 dicembre 2017 8.43
«L'Amministrazione Gemmato ha pensato di candidare la riqualificazione di Villa De Gemmis perché era una opportunità da cogliere, pur nella piena consapevolezza che si trattava di un bando pensato per finanziare servizi, prevalentemente servizi, pur sapendo che avremmo pagato lo scotto di una proprietà non nostra, poiché rimasta in capo alla Città Metropolitana». La consigliera comunale Mariangela Galliani spiega così le ragioni del mancato finanziamento regionale dell'ex residenza del barone De Gemmis, la struttura abbandonata che si trova su via Mariotto proprio accanto all'istituto professionale Agrario.

Galliani, che da consigliera ha seguito da vicino le vicissitudini di questo bando regionale sulle cosiddette «Community Library» non vuole sentir parlare di bocciatura da parte della Regione Puglia. Il progetto di Terlizzi è stato ammesso a finanziamento, dice la consigliera di Fratelli d'Italia, uno dei motivi principali per cui è arrivato penultimo in graduatoria è che la proprietà dell'immobile è rimasta in capo alla Città Metropolitana. Elemento quest'ultimo che, in base ai criteri del bando stesso, ha finito per penalizzare molto il progetto terlizzese.

Non solo. «L'edificio - spiega ancora Galliani che nella vita è anche architetto - verte purtroppo in uno stato di conservazione tale da esigere -prima che possa immaginarsi una qualsiasi possibile funzione al suo interno - un profondo intervento di consolidamento statico e strutturale, una ristrutturazione importante degli spazi affinché potessero ospitare usi compatibili con esigenze attuali. È evidente che queste circostanze hanno avuto un costo. Molto alto rispetto alle somme impegnate nei servizi proposti. È evidente che rispetto agli altri progetti concorrenti, tutto questo ha rappresentato una penalità insuperabile.