Lavori asilo nido, espiantati alberi. Insorge Puliamo Terlizzi
Durissima nota dell'associazione ambientalista
venerdì 18 luglio 2025
«Lunedì mattina sono cominciati i lavori per la realizzazione del nuovo asilo nido in viale Pacecco. Una cittadina si è accorta che stavano abbattendo almeno tre alberi all'interno dell'area. Abbiamo raggiunto per le vie brevi l'Assessore ai Lavori Pubblici chiedendo il reimpianto immediato. Gli alberi sono stati espiantati e posati ad un angolo dell'area. Passano 24 ore, poi due giorni, poi tre. Ad oggi, giovedì 17 luglio, gli alberi giacciono abbandonati ed ormai irrecuperabili. Uccisi da un rimpallo di responsabilità, da un meccanismo che quando mette le mani sui suoli non tiene conto della presenza di forme di vita come gli alberi e non ne predispone misure di salvaguardia».
Così l'associazione Puliamo Terlizzi sui lavori al nuovo asilo nido comunale in viale Pacecco.
«Chiediamo che vengano accertate le responsabilità di questo ennesimo martirio! È un luglio nero tra roghi tossici su suoli degradati di proprietà comunale, alberi sofferenti per la siccità (per i quali però registriamo l'impegno della ditta del verde nel portare soccorso) e alberi condannati a morte dai finanziamenti ciechi, l'insorgere di antenne 5G che entrano nelle case delle persone in barba al regolamento edilizio e con la piaga onnipresente dell'abbandono di rifiuti che continua impunita. Non ci siamo!
Dalle conferenze su questo o quel tema ambientale si passi alla pragmatica attuazione di norme e regolamenti già esistenti, come quello del verde, continuamente disatteso dai fatti», concludono da Puliamo Terlizzi.
Sotto lo scritto la sequenza dell'espianto.
Così l'associazione Puliamo Terlizzi sui lavori al nuovo asilo nido comunale in viale Pacecco.
«Chiediamo che vengano accertate le responsabilità di questo ennesimo martirio! È un luglio nero tra roghi tossici su suoli degradati di proprietà comunale, alberi sofferenti per la siccità (per i quali però registriamo l'impegno della ditta del verde nel portare soccorso) e alberi condannati a morte dai finanziamenti ciechi, l'insorgere di antenne 5G che entrano nelle case delle persone in barba al regolamento edilizio e con la piaga onnipresente dell'abbandono di rifiuti che continua impunita. Non ci siamo!
Dalle conferenze su questo o quel tema ambientale si passi alla pragmatica attuazione di norme e regolamenti già esistenti, come quello del verde, continuamente disatteso dai fatti», concludono da Puliamo Terlizzi.
Sotto lo scritto la sequenza dell'espianto.