Lampioni spenti a Terlizzi. Città Civile ironizza sul web ed attacca gli amministratori

La stoccata: «In questi anni la performance è stata ripetuta decine di volte»

lunedì 26 agosto 2019
«È stata battezzata "SPEGNI UN QUARTIERE, ACCENDI UNA STELLA" la a dir poco "brillante" iniziativa dell'Amministrazione guidata dal Sindaco Ninni Gemmato, promossa e caldeggiata dall'Assessore alle Tenebre. In questi anni la performance è stata ripetuta molte decine di volte riscontrando sempre grande apprezzamento da parte dei cittadini dei quartieri coinvolti».

L'ironia pungente è di Città Civile, il movimento di opposizione che ha in Vito D'Amato la sua espressione in Consiglio comunale. Il riferimento è ai tanti lampioni spenti a Terlizzi, in vari quartieri, mentre si vorrebbe far decollare un turismo che in realtà, giorni della Festa Maggiore e Sovereto Festival a parte, sembra andare da tutt'altra parte, soprattutto sulla costa, con Giovinazzo, tanto per fare un esempio, protagonista di un'estate da record.

«La notte di San Lorenzo era trascorsa da una decina di giorni ed anche durante l'ultima iniziativa, che qualche maligno si affretta a definire "ennesimo black-out", i cittadini hanno fatto pervenire parole di stima e ringraziamento (non improperi come qualche altro malpensante vorrebbe far credere) verso chi a giorni alterni e grazie ad distribuzione democraticamente corretta dei quartieri spenti, ha consentito di apprezzare la via lattea, le costellazioni e tutta la volta celeste», continuano da Città Civile con toni sferzanti.

Il problema c'è e va risolto rapidamente, se non altro che per lasciare tranquilli i cittadini di notte in alcune zone del paese.

«Per una volta, in tutti questi anni, anche noi di Città Civile ci sentiamo in dovere di apprezzare l'operato di un'Amministrazione - è l'ulteriore stoccata - che ha trovato intelligentemente anche il modo di nascondere fossi, rifiuti e altre brutture attraverso l'uso dell'oscurità. Genio (delle lampade) e sregolatezza!», è la chiosa dura dei vertici del movimento d'opposizione.