La "terra dei fuochi" tra Terlizzi, Ruvo e Molfetta

Pasquale Salvemini: « Il Comune di Terlizzi deve porre in essere azioni di raccolta rifiuti costanti e molto più incisive»

mercoledì 11 febbraio 2015 7.28
«L'incrocio tra Molfetta, Terlizzi e Ruvo sulla strada provinciale è diventato una discarica di rifiuti a cielo aperto». A denunciarlo è la Lac, Lega per l'abolizione della caccia.

«In questo caso -specifica la Lac- la competenza è del comune di Terlizzi ma a scaricare rifiuti sono un po' tutti. Agricoltori molfettesi, ruvesi e terlizzesi che, in perfetta sinergia, hanno trasformato la strada in quella che si potrebbe definire, senza esagerare, "la strada dei fuochi"».

Pochi cassonetti -solo tre- per contenere decine e decine di quintali di rifiuti giornalieri, tra scarti di vegetazione, prodotti chimici per l'agricoltura, vetro, plastiche di ogni tipo, eternit o guaine bituminose. Un mix di rifiuti che quasi ogni giorno finisce in fumo: nelle ore pomeridiane qualche ben pensante, decide di ridurre i quantitativi dei rifiuti appiccando enormi falò.

L'aria diventa irrespirabile senza considerare le grandi quantità di inquinanti, come la diossina, che puntualmente vengono immessi nell'atmosfera. Le campagne circostanti subiscono ingenti danni, a partire da diversi alberi di ulivo incendiati, oltre al deposito sul terreno di inquinanti vari che poi finiscono sulle nostre tavole.

Secondo il delegato regionale della Lac Puglia, Pasquale Salvemini «queste azioni, veri crimini contro la natura, devono essere debellate con fermezza, per questo motivo è stata potenziata la vigilanza in quella zona. Il Comune di Terlizzi deve porre in essere azioni di raccolta rifiuti costanti e molto più incisive, ad esempio aumentando il numero dei contenitori e puntando alla raccolta differenziata in quell'area».