L'arte e le creazioni della ceramica in mostra a Terlizzi

La mostra sarà allestita nel laboratorio di Daniela Pagano

lunedì 15 aprile 2019 11.36
È partito con grande entusiasmo il progetto "Fiori DiVini" a cura dell'Unpli Puglia, che si è aggiudicato il bando"InPuglia365" e patrocinato da Puglia Promozione. Le attività di 'guerriglia marketing', tenutesi al centro di Matera Capitale europea 2019, e le conferenze di presentazione delle cinque città del Nord barese coinvolte (Corato, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo di Puglia, Terlizzi) hanno dato il via ad una azione di promozione del territorio attraverso la conoscenza delle peculiarità culturali, gastronomiche e ambientali che caratterizzano realtà ricche di storia e attrattori turistici che devono essere resi sempre più fruibili ai visitatori.

A tal fine l'Unpli pone l'accento sulla volontà di fare rete in modo da raccontare il proprio territorio. Tra i 121 enti riconosciuti dall'Unesco, le Pro Loco, che questo compito hanno per atto costitutivo, hanno accolto la sfida e aprono ora le porte delle città partecipanti.

I giorni 19 - 20 e 21 aprile si terranno mostre fotografiche e floreali contemporaneamente nelle cinque città.

A Terlizzi si punterà su uno dei punti cardine dell'economia cittadina: la lavorazione e la produzione di ceramica. La mostra "Ceramica Arte Creazioni" sarà allestita presso il laboratorio di Daniela Pagano il 19 e il 20 aprile, dalle ore 19 alle 20,30 e il 21 aprile dalle 11 alle12,30.

Tra le varie produzioni ceramiche e i colori tipici di una cultura prettamente contadina in cui a farla da padrone sono i manufatti legati alle contingenze quotidiane (piatti per la preparazione di conserve, brocche, pentole, bugie e lumi), si affianca la produzione odierna più decorativa (lampade, formelle, monili e soprammobili).

L'estrazione dell'argilla, la sua lavorazione per mano dei maestri figuli, la sua cottura e la decorazione vantano a Terlizzi una storia antica. Presenti ancora fornaci di mille anni, che hanno funzionato fino a qualche decennio fa.
Alcune delle famiglie che oggi continuano a produrre ceramica, si tramandano il mestiere da generazione in generazione e questo sta a significare solo una maggiore e consolidata esperienza professionale. Il punto debole è la mancanza di apprendisti. Non ci sono giovani che vogliano imparare il mestiere di figulo, figura che con il tempo tenderà a scomparire.

La lavorazione dell'argilla richiede pazienza, attenzione e cura. La materia prima deve essere plasmata, bisogna darle una forma, poi deve asciugarsi naturalmente facendo in modo che non si rompa, in seguito c'è la prima cottura da cui si ottiene il biscotto, con il tipico colore rosso, su questo si stende lo smalto e si pone nuovamente in forno. Il procedimento è lungo e a volte per una oscillazione di temperatura o per evaporazione troppo veloce il lavoro di giorni rischia di andare in fumo. Una difficoltà che rende ancor più apprezzabile coloro che ancora oggi svolgono l'attività di ceramista. Il 19-20 e 21 aprile la mostra diventerà luogo dove non solo osservare ma anche provare a plasmare la materia. Piatti, bicchieri, oggetti decorativi, lampade finemente intagliate, vasi e i caratteristici 'pumi' pugliesi (oggetti simbolo di prosperità e fortuna) saranno protagonisti della mostra. Sarà possibile anche ammirare, tra le ceramiche decorate ad arte, istallazione di piante ornamentali che con la loro freschezza abbelliranno il sito, protagoniste anch'esse di un settore trainante dell'economia cittadina.