Inizia la raccolta del frutto prelibato: il fiorone Sant'Antonio e Menghtaur - REPORTAGE

Gelate, siccità mettono a rischio la produzione e il fatturato di un prodotto di eccellenza

giovedì 19 giugno 2025
A cura di Cosma Cacciapaglia
Con i festeggiamenti di Sant'Antonio di Padova è partita la raccolta del prelibato frutto, il fico fiorone. Si inizia con quello bianco di Sant'Antonio, produzione ai minimi storici si registra al Mercato Ortofrutticolo in questa annata; segue subito il Re dei fioroni, il "Menghtaur", il fiorone rosso, tipico terlizzese creato nel '700 con un innesto da un fico. Un prodotto che porta il nome del sindaco dell'epoca di Terlizzi Domenico Tauro, che ne comprese l'unicità, oggi raccolto in anticipo solo per le esportazioni.

Ogni mattina, fino alla fine di luglio, dal Mercato Ortofrutticolo partono quintali di fioroni, frutto che viene confezionato nei plateau caricati su furgoni dotati di celle frigorifere, pronti per il lungo viaggio in Europa soprattutto verso i mercati svizzeri, francesi, maltesi e tedeschi.
Negli ultimi anni, anche nella riproduzione in terracotta sta avendo un gran successo come complemento d'arredo, grazie ad un progetto portato avanti dall'architetto Tiziana Veneto.

Si tratta di un prodotto gustoso che si sta facendo strada anche nella cucina internazionale, dall'antipasto al dolce, fino ad essere impiegato come gusto di gelato. La siccità e la gelata del mese di aprile sono stati due fattori che hanno creato seri problemi alla produzione e al fatturato del fiorone "Menghtaur": ad aggi si stima una perdita del 30% della produzione. Nella giornata del 17 giugno, ad esempio, il fiorone "Menghtaur" quotava da 1,80 centesimi a 2,20 euro al chilogrammo.

Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia
Fioroni © Cosma Cacciapaglia

La superficie agricola utilizzata complessivamente per la coltivazione del "Domenico Tauro" è di circa 700 ettari distribuiti tra i comuni di Terlizzi, Molfetta, Giovinazzo, Bisceglie, Ruvo d Puglia. Di questa, la metà, circa 400 ettari, è presente nell'agro di Terlizzi. In condizioni ordinarie la produzione si attesta intorno ai 30mila quintali e quella vendibile è stimabile tra i 2milioni e mezzo di euro è i 3 milioni e mezzo di euro.

Intanto gli anni passano e mentre questo prodotto di eccellenza continua a volare sulle tavole di tutta Europa, si attende di ottenere il marchio DOP e IgP del fiorone Domenico Tauro, un passaggio cruciale per la definitiva consacrazione di una produzione unica in tutta Italia.