Inaugurato ieri sera l'orto sociale urbano del collettivo R8

Emerge la volontà dell'amministrazione di affidare altre aree incolte a cittadini interessati

domenica 30 giugno 2019 13.22
A cura di Vincenza Urbano
Tanti cittadini curiosi sono accorsi ieri sera all'inaugurazione dell'orto sociale urbano del collettivo R8, il polmone verde della città sito in Viale dei Giardini, nei pressi del parco comunale. Uno spazio di socialità e aggregazione, al quale può avere accesso chiunque, perché l'orto rappresenta un «bene comune» dell'intera comunità terlizzese.

I membri del collettivo R8 coltivano quotidianamente l'appezzamento di terra di circa mille metri quadrati concesso dall'amministrazione comunale: in soli quattro mesi, hanno trasformato un'area incolta in un giardino edibile, a forma tra l'altro di "r8", avvalendosi sia della forza-lavoro degli aderenti sia delle donazioni effettuate da cittadini volenterosi. I bancali creati a mo' di cerchi concentrici sono stati realizzati rispettando anche la collocazione dei due alberi di cedro già presenti sull'area.

Ispirato al circolo delle "Otto R" di Serge Latouche (rivalutare, riconcettualizzare, ristrutturare, ridistribuire, rilocalizzare, ridurre, riusare, riciclare), lo sviluppo sostenibile è alla base del progetto "Terrapeutico" del collettivo. «Questo luogo rinvigorisce il benessere del corpo e della mente, alimentando i nostri sensi», spiega la psicologa Arianna Tangari, «L'auspicio è che qui possiamo riscoprire la nostra parte bambina, spensierata e in connessione con la natura».

A consolidare la buona volontà di salvaguardare il territorio e renderlo produttivo, la piantumazione di tre alberi di gelso in una zona adiacente, sempre di proprietà comunale, a quella dell'orto sociale. La concimazione delle piante avviene rigorosamente con prodotti naturali, come macerato di ortica e aglio, i quali fungono anche da antiparassitario e antimuffa.

A regolare simbolicamente l'ecosistema, la «Costituzione delle piante», tratta dal libro "La Nazione delle piante" di Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale, il quale ha formulato otto articoli fondati sui valori del mondo vegetale. «In nome della mia ormai pluridecennale consuetudine con le piante, ho immaginato che queste care compagne di viaggio, come genitori premurosi, dopo averci reso possibile vivere, vengano a soccorrerci osservando la nostra incapacità a garantirci la sopravvivenza. Come?», interpreta Michele Altamura, «Suggerendoci una vera e propria costituzione su cui costruire il nostro futuro di esseri rispettosi della Terra e degli altri esseri viventi. Sono otto gli articoli della costituzione della Nazione delle Piante, come otto sono i fondamentali pilastri su cui si regge la vita delle piante, e dunque la vita degli esseri viventi tutti».

Enorme è l'orgoglio dell'amministrazione comunale, dal momento che «le periferie devono rappresentare il centro pulsante della città», afferma il sindaco Ninni Gemmato che da qualche anno aveva manifestato la volontà di porre l'accento sull'importanza degli orti urbani.

«Sin dal 2017 era forte l'intenzione di presentare alla cittadinanza gli orti urbani. Ho trovato subito dei sostenitori. Tutto questo è la realizzazione di un progetto del quale vediamo adesso i frutti materiali», precisa soddisfatta l'assessore all'urbanistica Laura Chiapparino, «Voi avete un duro compito, quello di fungere da paradigmi per gli altri. Ognuno di noi è proprietario degli spazi comuni e deve prendersene cura. Io continuerò a esserci».

Il collettivo R8, dunque, si pone come pioniere, lieto di fare da guida ai cittadini che mostrino lo stesso interesse nel riappropriarsi del paese in maniera costruttiva. È il chiaro appello rivolto da Michele De Vanna, referente del gruppo, «Chiunque voglia creare bancali in altre aree comunali può contattarci in modo da avere assistenza su come promuovere l'orto sinergico».