Il sogno di sposarsi sulla Torre Normanna

Con il nuovo regolamento forse sarà possibile

venerdì 20 novembre 2015 6.56
Chi l'ha detto che i matrimoni devono essere necessariamente celebrati negli uffici del Comune? La scelta di una location meno formale e allo stesso tempo più suggestiva per il rito civile sta diventando un vero tormentone: già oggi sono tanti i futuri sposi che chiedono una scenografia architettonica diversa dai soliti uffici di palazzo di città. Molto richieste la pinacoteca o la biblioteca comunale, per esempio.

Fino ad oggi però il regolamento comunale non permetteva l'uso di strutture diverse da quelle pubbliche. Ma c'è una novità: l'amministrazione comunale ha stabilito che i matrimoni civili si potranno celebrare anche «presso edifici che siano di particolare pregio storico, architettonico, ambientale ed artistico». Quindi anche immobili di proprietà privata. Nell'attesa, c'è da una parte chi si prepara a un nuovo business, dall'altra chi sogna di celebrare il giorno più bello sulla terrazza panoramica della Torre dell'Orologio; nell'imponente e storico Palazzo Guastamacchia; nell'appartamento privato Cipriani, proprio sulla chiesa di San Gioacchino con affaccio sulla centralissima piazza Cavour; nell'androne di Palazzo De Gemmis; immersi in uno scorcio del centro storico come l'Arco di via Toselli oppure in un angolo medievale di Sovereto. Per non dire di quegli altri spazi che quasi nessuno conosce, sotterranei alla Cattedrale o alla chiesa di Santa Maria La Nova, la cui ristrutturazione potrebbe far affiorare altre bellezze storiche inedite

Ora il Comune dovrà procedere con un avviso pubblico che offra a tutti gli interessati la possibilità di mettere a disposizione un particolare immobile di proprietà. Infine, la giunta dovrà riunirsi di nuovo per stilare un elenco di quei luoghi che siano in linea con i requisiti di legge e idonei ad ospitare matrimoni.

(foto di Pietro Guastamacchia)
La Cattedrale vista dalla Torre Normanna © Pietro Guastamacchia