Il Consiglio comunale di Terlizzi al fianco delle donne di Afghanistan e Iran

Ieri seduta monotematica. Approvata una mozione importante all'unanimità. Ecco perché

giovedì 9 marzo 2023 06.30
A cura di La redazione
Anche il Comune di Terlizzi aderirà alla mozione proposta dall'Anci in occasione della Giornata internazionale della Donna.

Mercoledì 8 marzo il consiglio comunale si è riunito in seduta monotematica per discutere dell'ordine del giorno proposto dall'Associazione nazionale dei comuni italiani interamente dedicato alla condizione femminile in Afghanistan e in Iran.
Maggioranza e opposizione erano chiamate ad esprimere insieme una forte condanna contro le azioni commesse dai governi di Kabul e Teheran contro le donne, che in quei Paesi vivono una condizione di subalternità e privazione continua di diritti fondamentali. E la mozione è stata approvata all'unanimità, con grande soddisfazione di tutte le componenti politiche rappresentate all'interno della massima assise.

Condanna e solidarietà non solo a parole, dunque. La mozione unitaria impegna Terlizzi ad organizzare - coinvolgendo tutti i soggetti attivi del territorio, in particolare i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado - iniziative dedicate alle donne iraniane e afghane oltre a promuovere iniziative di informazione sui diritti negati nei confronti delle donne, delle ragazze e delle bambine in Afghanistan e Iran.

Tra le altre iniziative vi è quella di prevedere l'intitolazione di una strada alle donne vittime del terrorismo di Stato o che hanno combattuto per la libertà e democrazia per i lori diritti.

Infine, i Comuni sono invitati ad inviare le mozioni approvate al titolare dell'Ambasciata della Repubblica islamica dell'Iran per chiedere con forza la cessazione delle esecuzioni capitali e dell'uso sproporzionato della forza contro i manifestanti non violenti, nonché di rispettare rigorosamente i principi sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici. Le mozioni saranno quindi inviate anche ai presidenti di Camera e Senato e del Consiglio, oltre che alle Presidenti del Parlamento Europeo e della Commissione UE, affinché promuovano l'inserimento degli autori di tali violenze nelle liste dei terroristi internazionali.