"I terlizzesi sono razzisti o hanno solo paura?"

'I migranti,vicino all'asilo dei nostri figli, non li vogliamo'

giovedì 19 novembre 2015 7.01
A cura di Carmela Rubini
'Il terlizzese è razzista?' Una domanda quella di Mario Ruggiero che non vuole sollevare una polemica, ma che invita a riflettere alla luce delle recenti proteste dei genitori degli alunni della scuola materna situata in viale Pacecco: madri e padri di circa un centinaio di bambini che lamentano la proposta, avanzata dall'amministrazione nell'ultimo Consiglio Comunale, di sistemare i migranti (a Terlizzi per la raccolta delle olive) in un'ala della scuola dell'infanzia. Espressioni di dissenso e rabbia si sono rincorse su facebook, e c'è chi ha replicato con parole quali 'xenofobia', 'apartheid' e 'razzismo'. Non sono mancati infatti interventi opposti, a difesa della diversità e del multiculturalismo, ora una foto di due bambini di 'diverso colore' che si abbracciano ora la citazione della 'preghiera al fratello marocchino' di Don Tonino Bello.

C'è chi, come Pasquale, chiede che siano controllati i permessi di soggiorno delle persone da ospitare e che si verifichino i loro precedenti penali, e che vengano, inoltre, ingaggiati regolarmente. "Non vorrei che questi cosidetti 'aiuti umanitari' vadano ad esclusivo vantaggio dei datori di lavoro, qualora preferissero i migranti ai cittadini italiani solo per risparmiare sulla paga". Vincenzo, invece, rimembra gli accadimenti dello scorso anno accaduti a Casa 'M. De Napoli'-che quest'anno non può essere destinata ad accogliere i migranti: "Qui il problema non sono i migranti, che sono solo persone che arrancano nella crisi (proprio come noi); il problema è come si affronta la questione della accoglienza: ciò che è accaduto un anno fa ha generato timori diffusi nella popolazione". E c'é chi si lascia prendere la mano, sconvolto dai recenti attacchi terroristici a Parigi, parlando di insicurezza e violenza. Mario Ruggiero, a riguardo, ha detto a TerlizziViva.it: "Al di là della questione del posizionamento dei migranti- d'altronde non ancora deciso- è bastato un attentato per alimentare e fomentare la concezione che ciò che è diverso è negativo per la società, e per questo motivo è da tenere alla larga. La Francia che oggi piange i suoi morti-sottolineo, uccisi per mano di ben quattro cittadini francesi- scende in piazza e si mette a nudo nella diversità di popoli e razze che la compongono, mentre a Terlizzi assistiamo all'odio per il diverso: non stiamo facendo altro che il gioco del terrorismo" Intanto, già in questi giorni alcuni bambini non stanno andando a scuola: i genitori vogliono ritirarli finchè non sarà trovata una soluzione a questa problematica. Nel frattempo le forze politiche di opposizione preparano una petizione contro la proposta consiliare.