Giuseppe del Vecchio, il giramondo terlizzese che dopo la Cina sogna l'India

La sua laurea in politica economica agraria premiata all'Università delle Marche

venerdì 29 maggio 2015 0.26
Signore e signori, prendete carta e penna e appuntatevi questo nome: Giuseppe del Vecchio. Tenetelo bene a mente perché questo ragazzone di 25 anni, terlizzese, è davvero in gamba farà parlare di sé.

Per chi non lo conoscesse ancora solo poche parole per riassumere chi è questo giovanotte che legge Ivo Andric (premio Nobel per la letteratura) e gioca a calcetto: Giuseppe è semplicemente un talento dell'economia e del marketing. Parla inglese, un po' di cinese e adesso sta studiando lo spagnolo. E' laureato in Economia e Commercio Internazionale presso l'Università Politecnica delle Marche (tra le migliori facoltà di economia in Italia): centodieci e lode con una tesi di laurea in economia e politica agraria dal tema "La spesa della Pac in Italia": in altre parole ha spulciato la spesa pubblica complessiva italiana dal 2007 al 2012, analizzando tabelle con oltre 7 milioni di dati. I suoi studi sono stati già oggetto di una pubblicazione scientifica.

Non sta mai fermo, Giuseppe. Se il proverbiale "cogli l'attimo" si potesse tradurre in carne e ossa, lui ne sarebbe un ottimo esempio: «Dopo aver conseguito la laurea triennale a Bari nel 2012, ho deciso di proseguire i miei studi in un'altra Università perché non ero soddisfatto di quanto fatto nell'Università di Bari.» E poi un seminario di una settimana nel Regno Unito (International tax week), un semestre di studio in Ungheria con il programma Erasmus, di nuovo all'international tax week, questa volta in Germania.

Nel frattempo Giuseppe ha vinto uno stage in Cina dove per sei mesi ha lavorato come Sales and marketing assistant in una grossa azienda che produce impianti frenanti per automobili. «Ho avuto la possibilità di partecipare alla fiera internazionale di Shanghai (Automechanika) con la mia azienda. Successivamente, ho realizzato un sito web multilingue (italiano, francese, spagnolo, tedesco, inglese, turco e ungherese) come vetrina dell'azienda per il mercato europeo.» Sei mesi nel paese del Dragone lasciano il segno e non dimenticano. Amici e colleghi con gli occhi a mandorla, una cultura nuova, luoghi e momenti indimenticabili come la visita in Tibet e al campo base italiano dell'Everest, il giorno prima del terremoto (Giuseppe è stato uno dei pochi italiani ad aver visto per l'ultima volta il campo base ancora intatto).

«Un'esperienza che un giorno vorrò raccontare ai miei figli» dice Giuseppe. «A Lhasa sono stato accolto dalla mia guida che mi ha donato una sciarpa tibetana in segno di benvenuto. Secondo la religione tibetana i circuiti di preghiera si percorrono in senso orario lasciando alla propria destra gli elementi sacri; mi è capitato alcune volte di percorrerli al contrario ricevendo addosso gli occhi di tutti i fedeli (una situazione imbarazzante)! Simbolo di questa spiritualità sono le bandiere tibetane di 5 colori (bianco, giallo, rosso, verde, azzurro), ogni colore ha un significato. In quell'occasione ho comprato tre bandiere tibetane, una per la casa a Terlizzi, una per la casa di villeggiatura e una per la casa di mio fratello. Le bandiere portano benessere e fortuna se lasciate sventolare al vento. Non dovrebbe essere difficile percorrendo Viale Del Lilium individuare la mia casa. Non sono mai stato un tipo superstizioso, ma dopo questo viaggio ho cambiato la mia idea.»

Giuseppe qualche mese fa è tornato a Terlizzi e ha vinto un'altra selezione per uno stage presso la Camera di Commercio Indo-Italiana di Bangalore che a fine giugno gli farà di nuovo le valigie per andare dall'altra parte del mondo, in India: «E' un sogno che si realizza. Sarà un'esperienza certamente entusiasmante - scommette Giuseppe - anche perché l'India è destinata a diventare la prima potenza economica al mondo.»

Come se non bastasse, tra un biglietto aero e l'altro, questo globe trotter di casa nostra, il 18 maggio scorso ha ricevuto il premio "Alessandro Bartola" riservato alla miglior tesi in Economia e Politica agraria. Il tempo libero? «Lo dedico alla mia ragazza, ai miei amici e al mio diario-blog dedicato ai miei viaggi.»

Questo è Giuseppe Del Vecchio. Avete appuntato il suo nome?
Giuseppe del Vecchio, il giramondo terlizzese che dopo la Cina sogna l'India
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