Gemellaggio Terlizzi-Rivello: l'Associazione Festa Maggiore dona il quadro di Giacomo Angarano

Domenica 4 luglio la benedizione in Concattedrale

venerdì 2 luglio 2021
A cura di Vincenza Urbano
Il gemellaggio tra Terlizzi e Rivello, nel nome di Maria SS. di Sovereto, trova la sua consacrazione artistica nell'opera pittorica di Giacomo Angarano, presidente dell'associazione Festa Maggiore.

Dalla formazione variegata, musicista e insegnante di discipline artistiche, Angarano si è diplomato dapprima al Liceo Artistico di Corato e successivamente ha conseguito il titolo all'Accademia di Belle Arti di Bari.

In occasione dei duecento anni dell'istituzione del culto mariano dedicato alla Madonna di Sovereto a Rivello, Angarano ha voluto omaggiare Nostra Signora attraverso il suo olio su tavola intitolato "Apparizione della Madonna di Sovereto al pastorello".

Il quadro sarà benedetto domenica 4 luglio nel corso della celebrazione eucaristica officiata da don Franco Vitagliano, a partire dalle ore 19, in Concattedrale. Successivamente sarà posizionato nel relativo santuario, all'interno della stessa chiesa, ove staziona l'icona della Madonna Nera. Sarà qui esposto fino al giorno del trasferimento a Rivello.

«Si tratta di un dono dell'associazione Festa Maggiore: siamo stati a Rivello nel 2015 e abbiamo avvertito il desiderio di lasciare un segno tangibile di vicinanza alla comunità e alle future generazioni. Il dipinto ingloba le immagini dei due santuari sotto la protezione della Madonna, ritratta seguendo il mio sentire interiore», spiega entusiasta l'artista terlizzese, «Il quadro riprende l'iconografia classica dell'apparizione della Madonna di Sovereto al pastorello, trasposizione pittorica dell'opera in legno conservata nella piccola chiesa di Rivello».

Di seguito, ulteriore esclusiva per TerlizziViva, l'articolato commento all'opera dello storico dell'arte Francesco De Nicolo.

«Quello di confrontarsi con un tema iconografico particolarmente caro alla tradizione religiosa e culturale di un popolo, anzi con uno dei simboli stessi dell'identità di una comunità, come può essere l'immagine del santo patrono, rappresenta per l'artista chiamato a tale lavoro, un compito nient'affatto banale dal momento in cui l'artefice deve cercare di esprimere la propria originalità all'interno di consolidate, e per molti aspetti infrangibili, coordinate rappresentative.
Un lavoro, quindi, quello dell'artista sacro che si deve esprimere alla ricerca di un sapiente equilibrio tra tradizione iconografica, che consenta l'immediato riconoscimento dell'episodio o del santo rappresentato, e l'innovazione legata alla reinterpretazione personale delle vicende.
Tale equilibrio è perfettamente raggiunto nella nuova opera pittorica dell'artista Giacomo Angarano che affronta un tema mariano molto caro ai terlizzesi, ossia quello della Madonna di Sovereto, compatrona della città.
Il soggetto del dipinto, un olio su tavola centinata (100x60 cm), è l'Apparizione della Madonna di Sovereto al pastorello, nel quale, per l'appunto, con piccola deroga dal racconto agiografico, il pastorello non rinviene l'icona della Vergine bensì ne riceve l'apparizione.
L'idea dell'apparizione della Vergine, anziché l'"invenzione" (dal latino inventio, ossia ritrovamento) dell'icona, era già presente nell'iter creativo del grande pittore terlizzese Michele de Napoli (1808-1892) che in alcuni studi conservati presso la locale Pinacoteca, dimostra aver pensato a tale soluzione compositiva prima di approdare alla definitiva redazione realizzata nel 1882 nella pala dell'altare del transetto destro della cattedrale di Terlizzi.
Ma più che al de Napoli, Angarano dimostra di voler rendere omaggio ad un altro pittore terlizzese dell'Ottocento, Raffaele de Lucia (1844-1877), talentuoso allievo di de Napoli morto nel fiore degli anni dopo aver lasciato alcune poche opere nella sua città natale tra cui la tela dell'Invenzione della Madonna di Sovereto nella parrocchia di S. Maria di Sovereto. Proprio da questa tela, infatti, Angarano cita le figure del pastorello e della pecora smarrita.
Il gruppo della Vergine col Bambino, invece, risulta essere una reinterpretazione personale dell'artista della tradizionale iconografia della Madonna di Sovereto, in cui la ieraticità dell'iconografia bizantineggiante è addolcita dalla meditazione sulle dolcezze e "carnosità" delle Madonne di Raffaello e Sassoferrato.
Fanno da sfondo alla composizione da una parte il profilo del santuario di Sovereto, dall'altra la cappella della Madonna di Sovereto di Rivello, a sottolineare l'unione di questi due luoghi accumunati dalla devozione per la Vergine soveretana e ora legati attraverso un gemellaggio culturale suggellato dalla realizzazione e dal dono della bella opera dell'Angarano alla comunità rivellese.
Un plauso, dunque, all'Associazione Festa Maggiore e al bravo artista Giacomo Angarano, già autore della nuova tela del Redentore del Carro trionfale, per l'iniziativa e per l'esecuzione della tavola che arricchirà il patrimonio artistico della cappella della Madonna di Sovereto di Rivello».