Gal Fior d'Olivi: oggi presentazione del progetto alla Regione Puglia

Finanziamenti per otto milioni di euro

lunedì 26 settembre 2016 7.18
A cura di Vincenza Urbano
Oggi il Gal Fior d'Olivi presenterà alla Regione Puglia il progetto "Pal 2014-2020", ovvero il Piano di Azione Locale che, in caso di accoglimento, otterrà un finanziamento pari a circa otto milioni di euro da investire nello sviluppo rurale del nostro territorio. È quanto emerso nell'incontro pubblico tenutosi diversi giorni fa nel Chiostro delle Clarisse con i responsabili del Gruppo di Azione Locale e il primo cittadino. «Oggi è strategico puntare sull'attrattiva turistica e rurale, settori del tutto connessi con la nostra tradizione» commenta il sindaco Ninni Gemmato.

Rispetto al passato, il Gal Fior d'Olivi ha ampliato notevolmente la sua area di interesse, affiancando a Terlizzi, Giovinazzo e Bitonto, ossia i tre comuni di partenza, Grumo Appula, Palo del Colle e Binetto. L'attuale estensione del bacino di utenza ha condotto alla creazione di un nuovo assetto societario che si è fatto carico delle esigenze dei portatori di interessi collettivi, pubblici e privati, che operano con le proprie strutture organizzative nelle zone di riferimento. «La promozione del territorio costituisce il volano che dovrà creare una struttura organizzata ed efficiente nel comparto produttivo e turistico» spiega Livio de Candia, membro del c.d.a. del Gal Fior d'Olivi.

Entro la fine di ottobre la regione Puglia dovrà stendere una graduatoria apposita in cui compariranno i Gal beneficiari del finanziamento regionale che complessivamente ammonta ad un totale di 140 milioni di euro, i quali saranno distribuiti tra i vari Gal aggiudicatari secondo i criteri di valutazione adottati. «I primi quindici usufruiranno subito della dotazione finanziaria a fondo perduto. In base ad alcune stime di tipo tecnico, e grazie all'adesione e al supporto dell'amministrazione comunale, è molto probabile che il nostro progetto si collocherà tra il dodicesimo e il tredicesimo posto, risultando così assegnatario di otto milioni di euro» illustra Antonio Saracino del c.d.a. del Gal Fior d'Olivi.

All'esito di una fase di consultazione con il territorio, in un ciclo di incontri che si sono svolti a partire da maggio, al fine di accertarne i punti di forza e di debolezza, si sono raggruppate le numerose richieste pervenute, in un'ottica di partecipazione dal basso, sino a giungere all'articolazione del Piano di Azione Locale in tre tematismi, scelti fra quelli presenti nell'elenco regionale, in risposta a proposte variegate: sviluppo e innovazione di filiere corte, turismo sostenibile, valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico legato ai territori. «I tre tematismi sono di carattere generale e al loro interno abbracceranno tematiche più specifiche» chiarisce Pasquale Scivittaro, addetto alla comunicazione del Gal Fior d'Olivi «Vogliamo rafforzare la cooperazione tra le imprese e le qualità dei servizi offerti. Inoltre il Gal accompagnerà le imprese in tutto il percorso di avvicinamento al finanziamento».

È toccato a Pasquale Brandi, responsabile tecnico del Gal Fior d'Olivi, esporre a grandi linee il contenuto di ciascun tematismo. In merito alle filiere corte, si punterà alla creazione di soggetti aggregati e di imprese in rete, provvedendo, tra i vari aspetti, ad una digitalizzazione dell'informazione, nonché ad un lancio efficace del biodistretto, fondato sull'agricoltura biologica, in modo da mettere insieme i produttori biologici al fine di accrescerne la competitività. Il turismo sostenibile intende offrire agli operatori occasioni di crescita imprenditoriale, mettendo a disposizione le risorse necessarie per equiparare le opportunità nei sei comuni interessati: tra gli obiettivi si pongono quelli di creare itinerari turistici dinamici e di potenziare gli spazi extraurbani, che negli ultimi anni hanno visto incrementare un turismo destagionalizzato, più di nicchia e fuori dai flussi estivi. Da ultimo il patrimonio culturale, non solo architettonico, ma anche naturalistico: si tenterà di riqualificare sia le strutture sia le aree verdi, rendendole dei contenitori validi e attivi di diversi laboratori di tipo, ad esempio, gastronomico.
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