Fu diffamazione: Sgarbi dovrà risarcire Nichi Vendola

La Cassazione condanna il critico d'arte, confermando la sentenza della Corte di Appello di Bari

sabato 20 aprile 2019 23.50
A cura di Vincenza Urbano
Nichi Vendola, ex governatore della Regione Puglia, sarà risarcito da Vittorio Sgarbi per esser stato da questi diffamato nel lontano 2011 nel corso del programma televisivo "Ora ci tocca anche Sgarbi". Così ha deciso in maniera definitiva la Corte di Cassazione, confermando la sentenza di condanna della Corte di Appello datata marzo 2018.

Durante la trasmissione, andata in onda il 18 maggio di otto anni fa su Rai Uno, il giornalista Carlo Vulpio sostenne che la Regione Puglia era coinvolta in loschi affari con la malavita in tema di energia rinnovabile eolica. Sgarbi annuì a tali dichiarazioni, rafforzando la sua opinione al riguardo, dal momento che nei giorni precedenti alla puntata aveva parlato di una "Puglia massacrata da una forma di criminalità istituzionale che l'ha sfigurata con pale eoliche".

A seguito di ciò, a Sgarbi fu contestato il reato di diffamazione aggravata ma nel novembre 2015 lo stesso fu assolto dal tribunale di primo grado, in rito abbreviato, con la formula "perché il fatto non sussiste". Sicché, Nichi Vendola, rappresentato in qualità di parte civile dall'avvocato Vincenzo Muscatiello, impugnò la sentenza di assoluzione. La Corte d'Appello di Bari si pronunciò sulla sussistenza del danno, riconoscendo il risarcimento da versare nei confronti dell'ex presidente. A nulla è valso il ricorso in Cassazione del critico d'arte, poiché i giudici di legittimità hanno evidenziato i contenuti e i toni diffamatori impiegati dall'imputato in tv. Ora, quindi, il danno e il relativo risarcimento saranno quantificati in sede civile.