Frutteti urbani al centro della tavola rotonda del Collettivo R8
Domattina presso l'orto urbano l'incontro con cittadini e associazioni
sabato 16 novembre 2019
I frutteti urbani sono al centro della prossima tavola rotonda del Collettivo R8, nell'ambito del progetto "Coltiviamo gentilezza nell'orto". Domani, infatti, domenica 17 novembre, anticipando di qualche giorno la "Giornata nazionale degli alberi", il movimento si aprirà a cittadini e associazioni per affrontare insieme la tematica dei frutteti urbani quali possibili elementi di forestazione urbana.
«Lo scopo è quello di trasformare i quartieri di Terlizzi in spazi verdi utili alla comunità e fruibili da tutti gli abitanti del quartiere, ricchi di biodiversità, che producano cibo sano e gratuito», si legge in una nota di R8, «luoghi in cui ci si rilassa, si portano a giocare i bambini, ci si scambia due chiacchiere, si imparano cose nuove e si condividono i frutti della terra».
L'autoproduzione di cibo, dunque, rileverebbe quale fattore principale per lo sviluppo sociale e culturale del nostro paese, attraverso la messa a punto di una coltivazione sostenibile così da favorire la capacità di resilienza della comunità, di autodeterminazione e autostima. «Vorremmo attivare un percorso di condivisione, responsabilizzazione nella cura del proprio quartiere e di formazione sui temi del vivere in modo sostenibile».
Mutualità, solidarietà e inclusione sociale sono le parole chiave che animano lo spirito degli attivisti «in un momento in cui la crisi dei grandi sistemi e l'incertezza sembrano farla da padroni». Aspirano a un grande cambiamento culturale attraverso l'implementazione di un modello sociale maggiormente equo e sobrio, oltre che rispettoso del sistema naturale in cui viviamo. Tra gli obiettivi, quindi, rientra quello di garantire una migliore qualità della vita in termini di benessere psico-fisico.
Il frutteto urbano va, così, inteso nella sua accezione di esperimento sociale e non solo agroeconomico. Esso, invero, consentirà di osservare come i diversi cittadini interagiranno fra loro, dal lavoro prestato per la sua buona riuscita sino al momento della raccolta.
L'evento si terrà all'interno dell'orto urbano "Terrapeutico", in Viale dei Giardini, a partire dalle ore 9.30. In caso di maltempo, sarà premura degli organizzatori comunicare la variazione del luogo o della data.
«Lo scopo è quello di trasformare i quartieri di Terlizzi in spazi verdi utili alla comunità e fruibili da tutti gli abitanti del quartiere, ricchi di biodiversità, che producano cibo sano e gratuito», si legge in una nota di R8, «luoghi in cui ci si rilassa, si portano a giocare i bambini, ci si scambia due chiacchiere, si imparano cose nuove e si condividono i frutti della terra».
L'autoproduzione di cibo, dunque, rileverebbe quale fattore principale per lo sviluppo sociale e culturale del nostro paese, attraverso la messa a punto di una coltivazione sostenibile così da favorire la capacità di resilienza della comunità, di autodeterminazione e autostima. «Vorremmo attivare un percorso di condivisione, responsabilizzazione nella cura del proprio quartiere e di formazione sui temi del vivere in modo sostenibile».
Mutualità, solidarietà e inclusione sociale sono le parole chiave che animano lo spirito degli attivisti «in un momento in cui la crisi dei grandi sistemi e l'incertezza sembrano farla da padroni». Aspirano a un grande cambiamento culturale attraverso l'implementazione di un modello sociale maggiormente equo e sobrio, oltre che rispettoso del sistema naturale in cui viviamo. Tra gli obiettivi, quindi, rientra quello di garantire una migliore qualità della vita in termini di benessere psico-fisico.
Il frutteto urbano va, così, inteso nella sua accezione di esperimento sociale e non solo agroeconomico. Esso, invero, consentirà di osservare come i diversi cittadini interagiranno fra loro, dal lavoro prestato per la sua buona riuscita sino al momento della raccolta.
L'evento si terrà all'interno dell'orto urbano "Terrapeutico", in Viale dei Giardini, a partire dalle ore 9.30. In caso di maltempo, sarà premura degli organizzatori comunicare la variazione del luogo o della data.