Fiera della Madonna del Rosario, "gli abusivi mortificano i commercianti regolare"

Unimpresa: "Che fine hanno fatto i controlli? Che fine ha fatto l'ordinanza prefettizia contro l'abusivismo?"

lunedì 5 ottobre 2015 14.30
Alla fiera della Madonna del Rosario a Terlizzi gli ambulanti abusivi la fanno da padrone: è secca la polemica sollevata da Unimpresa, organizzazione sindacale che rappresenta i commercianti, sulla gestione delle bancarelle nei giorni della festa patronale. Il riferimento è ai tanti commercianti improvvisati che, secondo Unimpresa, danneggerebbero invece i commercianti in regola costretti a una "trafila assurda e quasi umiliante" per ottenere l'autorizzazione dal Comune, oltre "a un costo anch'esso esorbitante che, per alcuni operatori, ha sfiorato i 300 euro, per occupazioni di media superficie".

Savino Montaruli, presidente Unimpresa Bat e coordinatore A.R.S. - Accordo di Rete Sindacale nel territorio della Città Metropolitana di Bari, non ci sta: "Dopo tutta questa trafila ci si aspettava almeno un efficiente sistema di controlli che evitasse quello che accade in altri luoghi e che rappresenta una fortissima concorrenza sleale ma anche un'umiliazione per gli ambulanti cosiddetti "regolari". Stiamo parlando dell'abusivismo commerciale rappresentato, per lo più, da soggetti extracomunitari che arrivano sul luogo di vendita nelle ultime ore e si piazzano praticamente indisturbati, talvolta anche effettuando vendite di prodotti di marche contraffatte o scadenti. A Terlizzi - continua il numero uno di Unimpresa - in questi giorni di Fiera, anche in queste ultime ore di Fiera, tutto questo è ancora in atto ed è una realtà insopportabile che non solo alimenta quegli elementi di negatività già citati ma trasgredisce anche alle disposizioni emanate dalla Prefettura proprio in merito alla lotta alla contraffazione e all'abusivismo commerciale, anche in fiere e mercati.

"Anche a Terlizzi - aggiunge Montaruli - si sta verificando quello che temevamo cioè un esagerato numero di abusivi che mortificano ed umiliano i commercianti cosiddetti regolari. Allora dobbiamo chiederci: che fine ha fatto il sistema del controlli, anche preventivi? Che fine ha fatto l'ordinanza prefettizia contro l'abusivismo commerciale? Perché si vuole demolire tutto il nostro lavoro sindacale che con fatica portiamo avanti per l'affermazione dei diritti di chi è in regola nel rispetto delle norme del commercio? A questi quesiti bisogna rispondere prima che sia troppo tardi; prima che durante la prossima ipotetica rissa ci scappi il morto e prima di ascoltare il prossimo proclama sulle futilità e sulla propaganda politica che tanti danni hanno causato, anche al settore commercio con compiacenze e collusioni che, almeno noi, combattiamo da sempre. Ognuno sa e può vedere quello che accade quindi questo nostro intervento potrebbe addirittura risultare superfluo. Se proprio si vuole intervenire lo si faccia immediatamente perché le trasgressioni e le violazioni di legge sono lì a portata di mano, sotto gli occhi di tutti, anche di chi deve controllare ed è pagato per farlo".