Festa Maggiore, il ricordo dell'ex sindaco Alberto Amendolagine

"Ricordo quella volta in cui non invitai i politici, e Nichi Vendola..."

mercoledì 5 agosto 2015 10.57
A cura di Francesco Pittò
La Festa Maggiore non è solo la festa dei terlizzesi, non è solo l'evento più importante dell'anno. La Festa Maggiore è sopratutto uno scrigno pieno di emozioni e di ricordi e di immagini che si rivivono per tutta la vita. Sin da bambini ogni terlizzese ritaglia un posto nel cuore per la Madonna di Sovereto, per il Carro Trionfale, per i rituali di una festa che resta unica e bellissima.

Ha fatto il pieno di emozioni e ricordi Alberto Amendolagine durante i suoi anni da sindaco tra il 1995 e il 2002. L'ex primo cittadino racconta a TerlizziViva la sua festa ripercorrendo i momenti che la precedevano: "Naturalmente non sono state poche le emozioni vissute sia prima che durante la Festa Maggiore. Il pre-festa è di vitale importanza — sottolinea Amendolagine — perché occorre che tutte le pedine siano al posto giusto che ognuno faccia il proprio lavoro e che gli adempimenti vadano tutti nel verso giusto. Ricordo l'attenzione spasmodica affinché non ci fossero rischi durante il percorso del nostro imponente Carro Trionfale. La struttura è quella che è, ma tutto può succedere durante la sfilata, e quindi bisogna essere accorti".

Amendolagine prosegue nel suo racconto passando alla domenica: "Della sfilata del carro ricordo l'anno in cui da sindaco non invitai i politici a presenziare alla sfilata del carro, episodio cui fece seguito una dura polemica con Nichi Vendola. Un'altra emozione particolare — continua l'ex sindaco — l'ho provata in quell'anno in cui nel tratto di corso Garibaldi, all'altezza della chiesa della Madonna del Rosario, grazie al compianto ex capotiminiere Mimmo Morgese provai l'ebrezza di guidare il timone del carro insieme agli altri tre timonieri. Vi assicuro che fu un'emozione piuttosto forte".

"Del post festa, invece, ricordo quando si tiravano le somme sul gradimento della stessa da parte della cittadinanza. Ma in quei casi li ognuno la vede dal suo punto di vista e ci sono i pro e i contro. In quel periodo, grazie alla preparazione dell'assessore alla Cultura Angelo D'Ambrosio, valido collaboratore, credo sia stato dato alla Festa Maggiore e alla cittadinanza quell'impulso che mancava da anni. Il tutto grazie anche al presidente del comitato feste patronali che all'epoca era Sabino Cagnetta. Con il presidente demmo il via alle esaltanti serate musicali e ad altri piacevoli eventi collaterali con l'obiettivo di arricchire la festa e far divertire i cittadini terlizzesi. Serate in cui si dava ai terlizzesi la possibilità di dimenticare i dispiaceri della vita".