FdI Terlizzi: «Videosorveglianza, prima un pericolo. Ora tutto a posto?»
Attacco della destra all'amministrazione comunale guidata da Michelangelo De Chirico
giovedì 5 giugno 2025
14.50
Di seguito il comunicato stampa di Fratelli d'Italia Terlizzi sulla videosorveglianza in città. Il partito guidato da Lorenzo Chieffi polemizza con l'attuale sindaco. Ecco il testo completo.
IL COMUNICATO
«Bucare i pali della pubblica illuminazione compromette pericolosamente la resistenza strutturale. Il rischio è doverli sostituire tutti in futuro, smontando anche le telecamere».
«A Terlizzi non esistono dichiarazioni di conformità degli impianti».
«Le fascette metalliche usate per fissare gli armadi non sono antifrode: si rischiano furti, danni economici e impiantistici».
Parole forti. Allarmistiche. Ma non nostre. Sono parole pronunciate nel 2020 da Michelangelo De Chirico, allora consigliere comunale di opposizione, oggi sindaco di Terlizzi. Parole durissime contro l'impianto di videosorveglianza voluto dall'amministrazione precedente. Un impianto che, a detta di De Chirico, esponeva la città a rischi strutturali, economici e persino legali. Oggi, nel 2025, è proprio la sua amministrazione ad aver approvato una variante per installare nuove telecamere e armadi… ancora una volta fissati con fascette metalliche su pali della pubblica illuminazione in parte già esistenti. E, come documentato in alcune postazioni, con fori passanti nei pali metallici: esattamente ciò che nel 2020 lo stesso De Chirico definì "barbaro", poiché avrebbe messo a rischio la struttura cava del palo e compromesso la protezione superficiale dalla corrosione.
Cosa è cambiato? Se quelle installazioni erano un pericolo cinque anni fa, perché oggi dovrebbero essere sicure? Se allora si parlava di "manomissioni inaccettabili", perché oggi si accetta tutto in silenzio? Francesco Barione, consigliere comunale di opposizione, ha presentato una nuova interrogazione consiliare chiedendo chiarezza su vari aspetti tecnici e amministrativi del progetto "Terlizzi Legale 2022", finanziato con 150.000 euro di fondi pubblici:
● Sono state effettuate le verifiche strutturali prescritte sui pali utilizzati?
● L'utilizzo di fascette è conforme alle norme di sicurezza?
● È stato acquisito il parere del Comandante della Polizia Locale, come richiesto dalla buona prassi in materia di sicurezza urbana?
«Il paradosso – commenta Barione – è che oggi il sindaco amministra un progetto che, cinque anni fa, avrebbe denunciato pubblicamente. La coerenza è una qualità rara. Ma a Terlizzi dovrebbe essere la regola, soprattutto quando si parla di soldi pubblici e sicurezza urbana».
IL COMUNICATO
«Bucare i pali della pubblica illuminazione compromette pericolosamente la resistenza strutturale. Il rischio è doverli sostituire tutti in futuro, smontando anche le telecamere».
«A Terlizzi non esistono dichiarazioni di conformità degli impianti».
«Le fascette metalliche usate per fissare gli armadi non sono antifrode: si rischiano furti, danni economici e impiantistici».
Parole forti. Allarmistiche. Ma non nostre. Sono parole pronunciate nel 2020 da Michelangelo De Chirico, allora consigliere comunale di opposizione, oggi sindaco di Terlizzi. Parole durissime contro l'impianto di videosorveglianza voluto dall'amministrazione precedente. Un impianto che, a detta di De Chirico, esponeva la città a rischi strutturali, economici e persino legali. Oggi, nel 2025, è proprio la sua amministrazione ad aver approvato una variante per installare nuove telecamere e armadi… ancora una volta fissati con fascette metalliche su pali della pubblica illuminazione in parte già esistenti. E, come documentato in alcune postazioni, con fori passanti nei pali metallici: esattamente ciò che nel 2020 lo stesso De Chirico definì "barbaro", poiché avrebbe messo a rischio la struttura cava del palo e compromesso la protezione superficiale dalla corrosione.
Cosa è cambiato? Se quelle installazioni erano un pericolo cinque anni fa, perché oggi dovrebbero essere sicure? Se allora si parlava di "manomissioni inaccettabili", perché oggi si accetta tutto in silenzio? Francesco Barione, consigliere comunale di opposizione, ha presentato una nuova interrogazione consiliare chiedendo chiarezza su vari aspetti tecnici e amministrativi del progetto "Terlizzi Legale 2022", finanziato con 150.000 euro di fondi pubblici:
● Sono state effettuate le verifiche strutturali prescritte sui pali utilizzati?
● L'utilizzo di fascette è conforme alle norme di sicurezza?
● È stato acquisito il parere del Comandante della Polizia Locale, come richiesto dalla buona prassi in materia di sicurezza urbana?
«Il paradosso – commenta Barione – è che oggi il sindaco amministra un progetto che, cinque anni fa, avrebbe denunciato pubblicamente. La coerenza è una qualità rara. Ma a Terlizzi dovrebbe essere la regola, soprattutto quando si parla di soldi pubblici e sicurezza urbana».