"Fare rete", la nuova proposta del Mat rivolta a tutte le associazioni di Terlizzi

Si può compilare un questionario online per entrare a far parte della nuova community

venerdì 15 maggio 2020
A cura di Vincenza Urbano
"Fare rete" è il prossimo passo delle numerose realtà associative terlizzesi che intendono rimodulare le loro attività sul territorio in questo periodo di graduale ripresa dall'emergenza sanitaria. Su iniziativa del Mat-laboratorio urbano, infatti, lo scorso 2 maggio si sono interfacciati virtualmente circa trenta enti e associazioni del terzo settore al fine di conoscersi, mapparsi e confrontarsi sui bisogni e sulle urgenze emersi negli ultimi due mesi.

Il distanziamento sociale ha sospeso le iniziative e ridotto le capacità di aggregazione in ambito sociale, culturale, sportivo. Tuttavia, si stanno corroborando nuove modalità per stabilire solidi contatti, valorizzando lo stare insieme anche in maniera fisicamente lontana e fruendo di contenuti formativi che contribuiscono a fronteggiare le criticità attuali, stimolando la curiosità e arricchendo il proprio bagaglio personale.

«Mai come adesso sentiamo il bisogno di non essere soli. Quel che ci spinge alla condivisione è la consapevolezza generale che la voglia di ricominciare rappresenta per molti una necessità - spiega a TerlizziViva Nicolò Vallarelli, presidente dell'associazione Collettivo Zebù, nonché capofila dell'Ats Mat Community Hub -. È forte la volontà di sviluppare un approccio nuovo. Fare rete è un modo di vivere la realtà che si sostanzia attraverso l'uso di strumenti utili a mescolare i punti di vista di ciascuno».

L'idea alla base è data dalla compartecipazione attiva di tutti gli attori protagonisti attraverso un dialogo costante e propositivo tale da avanzare proposte, trovare soluzioni e legittimare in maniera ancora più proficua l'importante funzione di presidi del territorio, in qualità di infrastrutture sociali ed educative che sorreggono la città. «Il nostro operato è esso stesso strumento per lo sviluppo sostenibile del paese», prosegue Vallarelli.

Il primo passo per la costruzione della rete consiste nella compilazione di un questionario online, da sottoscrivere su base volontaria, che ha come obiettivo quello di fotografare il tessuto del terzo settore a Terlizzi. Una sorta di sondaggio volto ad avviare un processo relazionale e intraprendere in maniera partecipata una tavola rotonda tra tutti i soggetti già coinvolti e quelli che desiderano affacciarsi.

Le associazioni interessate potranno contattare il Mat attraverso i canali dei social network e tramite e-mail all'indirizzo di posta elettronica dell'associazione capofila collettivozebu@gmail.com.

«Vogliamo raccogliere informazioni, descrizioni e idee per predisporre un documento di lavoro completo, da condividere successivamente così da strutturare al più presto altre azioni in sinergia», conclude Nicolò Vallarelli.