Cinquemila fiori per il carro floreale della Madonna del Rosario

Un'opera bellissima che farà emozionare i terlizzesi

lunedì 8 ottobre 2018 15.43
A cura di Cosma Cacciapaglia
Semplicemente magnifico. Non ci sono altri modi per definire il carro floreale sul quale questa sera sarà posta l'icona della Madonna del Rosario per la tradizionale processione in città. Ancora una volta l'architetto Floriana Urbano e gli «Amici di Terlizzi» si sono superati: sono loro che hanno progettato il carro floreale e in queste ore stanno terminando di allestirlo all'interno di un'azienda floricola in periferia. E' da lì che questa sera uscirà «Mater Lucis» - questo il nome dato all'opera - per essere trasferito dinanzi alla Cattedrale dove diventerà il trono floreale dell'icona della Madonna.

TerlizziViva ha avuto l'onore di ammirare in anteprima le fasi di lavorazione del carro e la bozza del progetto. Un'opera davvero bella che farà emozionare i terlizzesi (a partire dalle 19.30 pubblicheremo in esclusiva le foto del carro floreale).
Se negli anni passati a fare da leitmotiv sono stati l'acqua e il suono, quest'anno il filo conduttore è dato dalla corona del rosario in un gioco di luci strabiliante. "Mater Lucis" ("Madre di Luce") è, appunto, il nome scelto per rappresentare al meglio l'accezione attribuita alla macchina da festa. Il rosario è una ghirlanda di rose che simboleggiano la preghiera devozionale alla Madonna. La rosa, infatti, è il fiore mariano di luce per eccellenza; nelle iconografie antiche Maria è sovente ritratta con una rosa canina, emblema del Paradiso.

Il carro pesa 20 quintali, è lungo 4,75 metri ed è largo 4 metri. Per realizzarlo gli «Amici di Terlizzi» lavorano ininterrottamente da due giorni. Si compone di oltre 1.500 rose mondial, 500 rose Ocean song, 500 roselline spray, un migliaio di steli di Gyphsophila, 1.000 fiori di phalenopsys, 155 cerchi di metallo piccoli e grandi, 112 metri lineari di luci a led, 30 lampade. Numeri strabilianti per un'opera strabiliante.

Il carro è stato realizzato grazie al contributo di Franco De Chirico, Vincenzo De Sario, Raffaele Dell'Aquila, Michele Tutolo, Francesco Mariani e Sabino Ceci. Progettazione a cura dell'architetto Floriana Urbano, forniture a cura della Ferramente Bricolege, allestimento elettrico a cura della Ditta Basis.