Buona Festa Maggiore Terlizzi. Il pensiero di Lina Tricarico
"Sia da quando ero bambina il mio pensiero è sempre andato a Lei, Maria Santissima di Sovereto"
domenica 9 agosto 2015
0.02
Oggi è un giorno importante per Lina Tricarico. La presidente del comitato festa patronale, autrice e regista di teatro, forse vivrà questa giornata con la stessa emozione di quando si va in scena per la "prima".
La stessa attesa, la stessa tensione. La stessa gioia. Per questa donna tenace oggi sarà la prima Festa Maggiore da presidente. Il giorno atteso da una vita, il giorno nel quale guardi dall'alto tutti gli sforzi e i sacrifici e le preghiere degli ultimi mesi. Le abbiamo chiesto un pensiero, un racconto per dirci che cosa è la festa maggiore.
"Arriva la festa e... terlizzesi si nasce" dice Lina Tricarico a TerlizziViva. "Si nasce perché è radicato in noi un forte attaccamento alla nostra terra, alle radici a quelle che restano salde anche quando magari la vita ti ha portato via per lavoro e non si aspetta altro che ritornare nel periodo più bello dell'anno: la festa maggiore. Evento di fede e di straordinaria bellezza."
"In questo giorno speciale si è terlizzesi per il rintocco delle lancette della grande Torre Normanna, patrona indiscussa della nostra bella piazza. Per il Carro, per i fuochi d'artificio e per il sempre discusso cantante ospite. Si è terlizzesi per le chiese, il profumo di ragù nelle viuzze o nei condomini, per il solletico al naso che fa il profumo dei tigli e la carne alla brace sapientemente cucinata dai mastri macellai… Ma anche per le battaglie politiche... per l 'eterna diatriba su cosa è bello e cosa non lo sia... Su cosa deve cambiare o cosa dobbiamo imparare dagli altri paesi…"
"La parte più effimera, le opinioni della festa, sulle cose che possono piacere e su quelle che piacciono meno, la metti pure in conto perché ci sta che ognuno abbia un suo punto di vista. Penso però —conclude Lina Tricarico — che il senso dei nostri sforzi non debba essere solo quello di rilanciare il volto turistico della festa e ottenere il compiacimento del pubblico. Il vero punto, il tema più profondo, è chiedersi perché e soprattutto per chi si fa tutto ciò. Io da bambina e oggi nei panni di presidente del comitato riesco a vedere solo Lei e tutti i sacrifici che in questo periodo hanno coinvolto il comitato restano un tributo a Lei, la patrona indiscussa resta sempre Lei: Maria santissima di Sovereto che da anni sfila davanti alle nostre speranze ai nostri desideri, ai nostri accorati appelli."
"A chi mi chiede come sia questa mia prima esperienza rispondo è che è appunto "un'esperienza" volendo sottolineare il significato di questo termine che è 'provare, sperimentare'. Oggi invito chi volesse 'provare e sperimentare' come sto facendo io a lasciar cadere tutte le forze e le difese per mettersi al servizio della città. Buona festa maggiore, Terlizzi."
La stessa attesa, la stessa tensione. La stessa gioia. Per questa donna tenace oggi sarà la prima Festa Maggiore da presidente. Il giorno atteso da una vita, il giorno nel quale guardi dall'alto tutti gli sforzi e i sacrifici e le preghiere degli ultimi mesi. Le abbiamo chiesto un pensiero, un racconto per dirci che cosa è la festa maggiore.
"Arriva la festa e... terlizzesi si nasce" dice Lina Tricarico a TerlizziViva. "Si nasce perché è radicato in noi un forte attaccamento alla nostra terra, alle radici a quelle che restano salde anche quando magari la vita ti ha portato via per lavoro e non si aspetta altro che ritornare nel periodo più bello dell'anno: la festa maggiore. Evento di fede e di straordinaria bellezza."
"In questo giorno speciale si è terlizzesi per il rintocco delle lancette della grande Torre Normanna, patrona indiscussa della nostra bella piazza. Per il Carro, per i fuochi d'artificio e per il sempre discusso cantante ospite. Si è terlizzesi per le chiese, il profumo di ragù nelle viuzze o nei condomini, per il solletico al naso che fa il profumo dei tigli e la carne alla brace sapientemente cucinata dai mastri macellai… Ma anche per le battaglie politiche... per l 'eterna diatriba su cosa è bello e cosa non lo sia... Su cosa deve cambiare o cosa dobbiamo imparare dagli altri paesi…"
"La parte più effimera, le opinioni della festa, sulle cose che possono piacere e su quelle che piacciono meno, la metti pure in conto perché ci sta che ognuno abbia un suo punto di vista. Penso però —conclude Lina Tricarico — che il senso dei nostri sforzi non debba essere solo quello di rilanciare il volto turistico della festa e ottenere il compiacimento del pubblico. Il vero punto, il tema più profondo, è chiedersi perché e soprattutto per chi si fa tutto ciò. Io da bambina e oggi nei panni di presidente del comitato riesco a vedere solo Lei e tutti i sacrifici che in questo periodo hanno coinvolto il comitato restano un tributo a Lei, la patrona indiscussa resta sempre Lei: Maria santissima di Sovereto che da anni sfila davanti alle nostre speranze ai nostri desideri, ai nostri accorati appelli."
"A chi mi chiede come sia questa mia prima esperienza rispondo è che è appunto "un'esperienza" volendo sottolineare il significato di questo termine che è 'provare, sperimentare'. Oggi invito chi volesse 'provare e sperimentare' come sto facendo io a lasciar cadere tutte le forze e le difese per mettersi al servizio della città. Buona festa maggiore, Terlizzi."