"Bon Bon" di Michele Sciancalepore: per Natale un invito a riflettere sul valore della bontà quotidiana
Intervista al wedding designer, titolare dell'attivita nel centro commerciale di Molfetta
sabato 18 ottobre 2025
Nelle vetrine di "Bon Bon - Chicche di eleganza", nel centro commerciale Gran Shopping di Molfetta, campeggia una frase che incuriosisce: "O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai". Ne parliamo con il suo autore, Michele Sciancalepore, Wedding Designer noto per aver trasformato il concetto di bomboniera da matrimonio in un vero evento live.
È una provocazione? Un messaggio? O cos'altro?
«In realtà è una frase che porta con sé un messaggio ben preciso, che ho già in mente. Ma preferisco lasciarla libera all'interpretazione di chi la legge. Ognuno dovrebbe cercare dentro di sé un significato, un pensiero, un'emozione».
Quindi è un invito alla riflessione?
«Esattamente. Può essere letta in chiave globale, considerando le difficoltà che il mondo affronta ogni giorno. Oppure in chiave locale, pensando agli eventi di cronaca che ci toccano da vicino. Può parlare ai giovani, spronandoli a relazionarsi in modo più positivo con i coetanei e con il mondo. Ma anche a chi ogni giorno dona amore, affetto, e compie gesti di bontà, magari senza nemmeno rendersene conto».
Il messaggio richiama anche una canzone, vero?
«Sì, "O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai" è il titolo di una canzone che secondo me dovremmo fare nostra. Il suo spirito dovrebbe accompagnarci sempre, non solo a dicembre. Se ognuno di noi iniziasse dal piccolo, portando un po' di quella bontà ovunque, sarebbe già un buon inizio».
Se questo messaggio dovesse funzionare, quale sarebbe il prossimo da lanciare dalle vetrine del tuo negozio?
«Ce ne sono tanti, ma rimanendo nel tema musicale, forse il seguito ideale potrebbe essere "Il mondo visto dagli occhi di un bambino". I bambini giocano alla lotta… ma solo per gioco. E da lì possiamo imparare tanto».
Per maggiori informazioni
Facebook BonBon Molfetta
Instagram bonbonmolfetta
È una provocazione? Un messaggio? O cos'altro?
«In realtà è una frase che porta con sé un messaggio ben preciso, che ho già in mente. Ma preferisco lasciarla libera all'interpretazione di chi la legge. Ognuno dovrebbe cercare dentro di sé un significato, un pensiero, un'emozione».
Quindi è un invito alla riflessione?
«Esattamente. Può essere letta in chiave globale, considerando le difficoltà che il mondo affronta ogni giorno. Oppure in chiave locale, pensando agli eventi di cronaca che ci toccano da vicino. Può parlare ai giovani, spronandoli a relazionarsi in modo più positivo con i coetanei e con il mondo. Ma anche a chi ogni giorno dona amore, affetto, e compie gesti di bontà, magari senza nemmeno rendersene conto».
Il messaggio richiama anche una canzone, vero?
«Sì, "O è Natale tutti i giorni o non è Natale mai" è il titolo di una canzone che secondo me dovremmo fare nostra. Il suo spirito dovrebbe accompagnarci sempre, non solo a dicembre. Se ognuno di noi iniziasse dal piccolo, portando un po' di quella bontà ovunque, sarebbe già un buon inizio».
Se questo messaggio dovesse funzionare, quale sarebbe il prossimo da lanciare dalle vetrine del tuo negozio?
«Ce ne sono tanti, ma rimanendo nel tema musicale, forse il seguito ideale potrebbe essere "Il mondo visto dagli occhi di un bambino". I bambini giocano alla lotta… ma solo per gioco. E da lì possiamo imparare tanto».
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