Biciplan metropolitano, La Corrente: «Terlizzi è fuori, ma...»

Una nota per raccontare quanto accaduto durante un lungo periodo di programmazione partecipata, a cui la Città dei fiori non ha partecipato

venerdì 2 luglio 2021 13.41
A cura di Gianluca Battista
«Il Biciplan metropolitano disegnerà la rete ciclabile che attraverserà l'intera Terra di Bari. Per la prima volta la Città metropolitana si dota di uno documento di programmazione strategica che affronta in maniera complessiva e organica lo sviluppo della mobilità ciclistica, a partire dalla programmazione di infrastrutture sicure, funzionali e collegate tra loro…bellissimo, no?».

Inizia così una lunga nota del movimento La Corrente. Una nota che farebbe intuire entusiasmo e soddisfazione per un lungo percorso partecipato, che ha messo di fronte tecnici, amministratori, associazioni e movimenti. Un piano articolato, grazia al quale molti comuni, anche vicinissimi a Terlizzi (Giovinazzo lo ha fatto da tempo, in realtà), stanno cambiando il loro volto a favore di una mobilità sostenibile.

«Un piano rivolto e integrato al sistema delle ciclovie - raccontano da La Corrente - e che collega strutturalmente non solo i singoli Comuni ma anche i paesaggi e i luoghi più belli della nostra terra. Come si è conseguito questo risultato?
Con una un'importante esperienza di programmazione partecipata - evidenzia la nota - che si è alimentata dalla sensibilità e dalle esigenze dei singoli Comuni e territori per arrivare alla realizzazione di un progetto complessivo di sviluppo della nostra area metropolitana.
Dal 2017, infatti, si è scelta la via della co-pianificazione e dell'ascolto per traguardare un risultato importante perché arricchito delle competenze di ogni sindaco e di ogni territorio, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e non, parte del processo di sviluppo della mobilità lenta. Di tutti i Comuni, di tutti i Sindaci, di tutti gli attori territoriali…tutti tranne Terlizzi»,
è la doccia freddissima.

«Questo abbiamo riscontrato tristemente per l'ennesima volta - raccontano da La Corrente con alcune associazioni -. E lo abbiamo udito con le nostre orecchie dai dirigenti della Città Metropolitana. A nulla sono valse le convocazioni formali, le richieste di schede progettuali. Il Piano è adottato. Terlizzi è fuori e non pervenuta sino al 10 giugno scorso…quando oramai si lavorava alacremente per avviare le procedure di affidamento delle opere (piste ciclabili, sentieri ciclabili, sistemi di segnaletica, dissuasori di velocità, campagne di sensibilizzazione e comunicazione) per un valore complessivo di 27milioni di Euro e noi siamo andati a renderci conto di cosa fosse successo, di come fosse stato possibile.
Ve lo abbiamo detto, conviene ripeterlo, potreste restare increduli: #Terlizziseneèfregata»
, attaccano da La Corrente.

LA PROPOSTA PER AZIONI DAL BASSO

Si può tuttavia partire nuovamente dal basso, anche in vista delle future elezioni amministrative, per ridisegnare le esigenze della gente di Terlizzi. E da qui arriva la proposta del movimento civico di sinistra: «Ma Terlizzi siamo anche noi, ed allora, coltivando uno spiraglio possibile, abbiamo interloquito con chi in bicicletta ci va, con le associazioni ed i gruppi informali sensibili e sensibilizzanti sul tema.
Lo faremo ancora
- è la promessa de La Corrente - , con l'obiettivo di buttare giù una scheda progettuale che possa integrarsi in corsa e che il Comune dovrà trasmettere alla Città Metropolitana che speriamo trovi il modo di impegnare le economie per i ritardatari.
Chi ama andare in bicicletta sa bene che si possono raggiungere le stesse destinazioni che si raggiungono con le automobili, ma durante il percorso ci si può godere, il panorama, gli odori, i colori e le bellezze che si incrociano lungo il tragitto.
Questa metafora ben si sposa con la nostra scelta di partire in salita
- ironizzano (ma non troppo) - e lavorare insieme alla redazione del nostro contributo al Biciplan.
Siamo convinti, ce lo hanno detto, che colmare la distanza sarà difficile ma sappiamo che lungo il percorso avremo la possibilità di arricchirci l'un l'altro di esperienze e risorse che incroceremo e che sicuramente rappresenteranno un fattore di crescita per l'intero territorio.
Terlizzi siamo noi! Pedaliamo in gruppo!»,
è l'appello definitivo che in molti sembrano essere pronti a raccogliere.