Altari pronti: dalle Quarantore al Giovedì Santo

Curiosità e tradizioni della Settimana Santa terlizzese

giovedì 13 aprile 2017 23.34
A cura di Carmela Rubini
Volge al termine il periodo della Quaresima: Pasqua è vicina e nella giornata di oggi inizia la commemorazione di Gesù nei giorni della Passione.

Finisce, dunque, il periodo delle Solenni Quarantore, una tradizione tipica del periodo quaresimale consistente nell' esposizione a turno del Cristo Sacramentato nelle varie chiese del paese per una durata non superiore a quarant'ore (da qui il nome), che corrisponderebbero al tempo che il corpo di Cristo trascorse nel sepolcro prima della Resurrezione.

Questa sera gli altari lasceranno il posto ad un altro genere di allestimento e accoglieranno il repositorio con l' Eucarestia. E' il Giovedì Santo, caratteristico per la messa che rievoca il momento dell'ultima cena e la lavanda dei piedi che Gesù fece agli apostoli prima di essere tradito da uno di loro; a seguire inizia la visita ai Sette Sepolcri.

L'inizio del Triduo Pasquale in passato corrispondeva a giorni di digiuno e di preghiera, di veglie notturne dei più devoti al Calvario che terminavano solo la domenica di Pasqua. Inoltre, la sera del Giovedì di Passione la Madonna Addolorata in processione visitava i Sepolcri, giungeva al Calvario e ritornava in Concattedrale.

Ciò che rimane oggi della vecchia tradizione é il via vai dei fedeli e delle parrocchie che visitano le Sette Chiese, incluso l'ex convento dei Cappuccini, accompagnati dal suono metallico della "trozzue", una strumento musicale popolare composto da una tavola di legno su cui sono installate delle parti metalliche che, una volta agitate e sbattendo contro il legno, producono un suono caratteristico.