A Terlizzi panchine gialle contro il bullismo
De Chirico: «In mezzo ai ragazzi per rompere il silenzio»
mercoledì 4 giugno 2025
11.48
L'amministrazione comunale di Terlizzi ha sostenuto il progetto dell'associazione ToTheMoon contro il bullismo, una piaga dilagante nel mondo giovanile che oggi, sempre più spesso, diviene cronaca nera.
Nella giornata di ieri, 3 giugno, agli inizi della Villa Comunale, in viale Roma, sono state inaugurate due nuove panchine gialle, simbolo della lotta al fenomeno.
«Abbiamo inaugurato le Panchine Gialle n.131 e n.132 contro il bullismo e il cyberbullismo - ha spiegato il sindaco Michelangelo De Chirico -, grazie al progetto dell'associazione ToTheMoon, con il sostegno dell'Amministrazione comunale, colorate dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole della nostra città. Hanno un nome speciale: "Gina". Sono il simbolo concreto - è la sottolineatura -, visibile, che ci ricorda ogni giorno che il bullismo fa male, soprattutto quando non si vede. E che online, dietro uno schermo, i pericoli sono reali. "Gina" è un invito a fermarsi, a riflettere, a parlare. È lì, in mezzo ai ragazzi, in mezzo alla gente, per rompere il silenzio e l'indifferenza», ha concluso De Chirico.
Nella giornata di ieri, 3 giugno, agli inizi della Villa Comunale, in viale Roma, sono state inaugurate due nuove panchine gialle, simbolo della lotta al fenomeno.
«Abbiamo inaugurato le Panchine Gialle n.131 e n.132 contro il bullismo e il cyberbullismo - ha spiegato il sindaco Michelangelo De Chirico -, grazie al progetto dell'associazione ToTheMoon, con il sostegno dell'Amministrazione comunale, colorate dai ragazzi e dalle ragazze delle scuole della nostra città. Hanno un nome speciale: "Gina". Sono il simbolo concreto - è la sottolineatura -, visibile, che ci ricorda ogni giorno che il bullismo fa male, soprattutto quando non si vede. E che online, dietro uno schermo, i pericoli sono reali. "Gina" è un invito a fermarsi, a riflettere, a parlare. È lì, in mezzo ai ragazzi, in mezzo alla gente, per rompere il silenzio e l'indifferenza», ha concluso De Chirico.