A Terlizzi il presepe semovente del maestro Antonio Piccolomini
Gli orari di apertura alle visite ed un sogno nel cassetto dell’artigiano
mercoledì 24 dicembre 2025
Si trova in via Vanvitelli al civico 7 (nei pressi della Chiesa di Sant'Ignazio) e Antonio Piccolomini saprà accogliervi con un sorriso genuino e tutta l'arte e la passione di chi continua a custodire e difendere una delle tradizioni più autentiche del Natale: il Presepe.
Lo costruisce ogni anno con una competenza fuori dal comune, aggiungendo sempre novità, figure, effetti acustici e speciali. Ma soprattutto grande umanità, nel rendere la sua esposizione non una semplice mostra, ma un luogo di racconto e di incontro.
L'orario di apertura alle visite è il seguente: tutti i giorni, fino al 6 gennaio 2026, al mattino dalle 10.30 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 18.00 alle 21.00. Per eventuali prenotazioni, anche di gruppetti ci si può rivolgere al 3478653806.
Tra scorci minuziosamente ricostruiti, materiali di riciclo a cui ha dato nuova vita e le scene che parlano di vita quotidiana e sacralità, il presepe diventa così strumento educativo capace di trasmettere valori, storia e fede anche ai tantissimi bambini che, accompagnati dai loro insegnanti in queste settimane, stanno facendo visita. In una interazione -ci racconta Antonio - in cui i piccoli osservano con stupore, fanno domande, sviluppano la fantasia e si avvicinano ad un'antica usanza che rischia di essere dimenticata.
Anche per via di un "politicamente corretto" che, portato all'estremo, ha come unico fine quello di svuotare sempre più le nostre scuole e città, di un'anima e di una tradizione che invece andrebbe coltivata con fierezza.
La personale passione del signor Piccolomini è iniziata dagli anni '60, quando era poco più che un bambino. Lo stimolo più forte, che ancora oggi lo spinge a fare sempre meglio «è la riconoscenza della gente ed in particolare lo stupore e la felicità dei bambini – è il racconto dell'artigiano - loro ti danno una carica in più».
Il suo presepe ogni anno è una tappa fissa delle scuole elementari con oltre 300 bambini presenti fino ad ora (oltre a moltissimi turisti) e l'obiettivo di registrare almeno il doppio delle presenze in queste settimane. Il presepe per l'artigiano oltre ad avere un valore da preservare, è unito ai suoi tanti ricordi personali, con un pensiero alla sua famiglia, a suo padre, che s'impegnava tantissimo in questo.
Antonio nella sua semplicità è davvero in grado di emozionare con piccoli gesti, tanta gentilezza ed il suono del Carillon che intona musiche natalizie. Con un sogno nel cassetto, «Mi piacerebbe che il Comune di Terlizzi mi donasse un angolino di una struttura comunale, in cui io possa esporre il presepe tutto l'anno (sempre gratuitamente). Col desiderio di lasciare ai cittadini questa eredità, quando io non ci sarò più..".
Ci auguriamo che il desiderio di Antonio non resti inascoltato, intanto a Terlizzi grazie a chi crede ancora nel valore delle piccole cose, il presepe resta un messaggio vivo e di speranza, capace di unire generazioni diverse attorno al senso più profondo del Natale.
Lo costruisce ogni anno con una competenza fuori dal comune, aggiungendo sempre novità, figure, effetti acustici e speciali. Ma soprattutto grande umanità, nel rendere la sua esposizione non una semplice mostra, ma un luogo di racconto e di incontro.
L'orario di apertura alle visite è il seguente: tutti i giorni, fino al 6 gennaio 2026, al mattino dalle 10.30 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 18.00 alle 21.00. Per eventuali prenotazioni, anche di gruppetti ci si può rivolgere al 3478653806.
Tra scorci minuziosamente ricostruiti, materiali di riciclo a cui ha dato nuova vita e le scene che parlano di vita quotidiana e sacralità, il presepe diventa così strumento educativo capace di trasmettere valori, storia e fede anche ai tantissimi bambini che, accompagnati dai loro insegnanti in queste settimane, stanno facendo visita. In una interazione -ci racconta Antonio - in cui i piccoli osservano con stupore, fanno domande, sviluppano la fantasia e si avvicinano ad un'antica usanza che rischia di essere dimenticata.
Anche per via di un "politicamente corretto" che, portato all'estremo, ha come unico fine quello di svuotare sempre più le nostre scuole e città, di un'anima e di una tradizione che invece andrebbe coltivata con fierezza.
La personale passione del signor Piccolomini è iniziata dagli anni '60, quando era poco più che un bambino. Lo stimolo più forte, che ancora oggi lo spinge a fare sempre meglio «è la riconoscenza della gente ed in particolare lo stupore e la felicità dei bambini – è il racconto dell'artigiano - loro ti danno una carica in più».
Il suo presepe ogni anno è una tappa fissa delle scuole elementari con oltre 300 bambini presenti fino ad ora (oltre a moltissimi turisti) e l'obiettivo di registrare almeno il doppio delle presenze in queste settimane. Il presepe per l'artigiano oltre ad avere un valore da preservare, è unito ai suoi tanti ricordi personali, con un pensiero alla sua famiglia, a suo padre, che s'impegnava tantissimo in questo.
Antonio nella sua semplicità è davvero in grado di emozionare con piccoli gesti, tanta gentilezza ed il suono del Carillon che intona musiche natalizie. Con un sogno nel cassetto, «Mi piacerebbe che il Comune di Terlizzi mi donasse un angolino di una struttura comunale, in cui io possa esporre il presepe tutto l'anno (sempre gratuitamente). Col desiderio di lasciare ai cittadini questa eredità, quando io non ci sarò più..".
Ci auguriamo che il desiderio di Antonio non resti inascoltato, intanto a Terlizzi grazie a chi crede ancora nel valore delle piccole cose, il presepe resta un messaggio vivo e di speranza, capace di unire generazioni diverse attorno al senso più profondo del Natale.