Sciagura ferroviaria, oggi il giorno dei funerali. Dal governo 10 milioni alle famiglie

Anche il sindaco Ninni Gemmato, con il gonfalone del Comune di Terlizzi, sarà presente questa mattina alle 11 nel palazzetto dello sport di Andria per i funerali pubblici di alcune delle vittime del tragico incidente ferroviario del 12 luglio. Nonostante le famiglie dei due morti terlizzesi abbiano optato per le esequie in forma privata, il primo cittadino non farà mancare la presenza istituzionale in rappresentanza della comunità terlizzese. Ai funerali di Andria ci saranno il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, la Presidente della Camera, Laura Boldrini e il ministro dei trasporti Graziano Delrio in rappresentanza del Governo.

Alle 17,30 si terranno, invece, nella Concattedrale di Terlizzi, i funerali del capotreno Albino de Nicolo e di Donata Pepe, celebrati dal vescovo Mons. Domenico Cornacchia. Ieri pomeriggio si è conclusa l'autopsia sul corpo del capotreno, la sua salma arriverà oggi in chiesa già a mezzogiorno. I parenti delle due vittime terlizzesi hanno scelto di celebrare l'ultimo saluto ai propri cari in forma privata.

Intanto, il premier Matteo Renzi, ieri ha nuovamente espresso la sua partecipazione alla tragedia definendo i soccorritori "il volto migliore dell'Italia". Il premier ha detto di avere "tatuato nel cuore" il racconto "commovente" dei due vigili del fuoco "che hanno estratto vivo dalle lamiere il piccolo Samuele", che ha compiuto proprio l'altro ieri sette anni in ospedale. E di essere "colpito dai pugliesi che si sono messi in fila per donare il sangue": in due giorni sono state raccolte circa quattromila sacche.

Oltre alla solidarietà, però, il governo è anche intervenuto concretamente autorizzando uno stanziamento di 10 milioni in favore delle famiglie delle vittime, e di chi ha riportato lesioni gravi e gravissime nell'incidente. Ad ogni famiglia saranno concessi circa 200 mila euro. Ma il denaro non potrà certo alleviare la disperazione dei parenti: "Proviamo solo dolore, tanto dolore", dicono con gli occhi gonfi di lacrime mentre a fatica lasciano andare via le bare dall'istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari.